Sono passati 20 anni dalla morte di Carlo Giuliani, e oggi internet è invaso di post per ricordare il ragazzo, per il ricordare quel giorno… ma a quanto pare lo ricordate male. Se volete vi aiuto io a ricordare meglio: Carlo aveva poco più di vent’anni, nè eroe nè martire, ma un aggressore e la tragedia della sua morte e la sua giovane età non possono farci dimenticare questo piccolo dettaglio. Carlo stava impugnando un estintore con il preciso scopo di colpire la camionetta dei carabinieri che aveva difronte e probabilmente uccidere l’agente al suo interno, Mario Placanica, poco più che ventenne anche lui, con una famiglia da cui tornare anche lui, figlio di madre anche lui. Per non dimenticare, leggo scritto ovunque, ma troppi mi sembra non ricordino o ignorino che se non si fosse pianta la morte di Carlo oggi probabilmente staremmo piangendo quella di Mario, che aveva quel giorno la stessa età e che non sarebbe stato meglio, non sarebbe stato meno doloroso, né meno infame. Nessuno ricorda che Mario era lì per servire la sua patria, Carlo per mettere a ferro e fuoco una città, Mario per difendere, Carlo per aggredire… “nella guerra di Piero” non vince nessuno e forse l’unico modo per non avere mai più un Carlo Giuliani steso a terra in tenerissima età, bisognerebbe insegnare ai ragazzi a non prendere gli estintori per spaccare la testa a nessuno, bisognerebbe insegnargli che gli agenti difronte a loro sono persone come loro che hanno “-lo stesso identico umore ma la divisa di un altro colore” che si può stare in piazza senza giocare a fare la guerriglia urbana e che il sentimento acab che invece tanto si impegnano a fomentare è una merda. Forse di questo vi siete scordati di parlare e allora sì che dovreste “non dimenticare”.
Mah
Questo vi ha fregato foto e l’intero articolo, a copia e incolla. Ciao https://www.facebook.com/groups/1750376068575885/posts/3046103645669781/
La sinistra dimentica un altra cosa importante: che i manifestanti loro pupilli all’epoca si definivano “no global”, e che adesso invece sono diventati i più globalisti di tutti, con le relative conseguenze nefaste, “impoverimento generale, immigrazione senza controllo e per ultimo la diffusione pandemica”, forse per lecchinaggio e convenienza economica, nei confronti di qualcuno?