Un modus operandi voluto dall’esecutivo a guida Fratelli d’Italia che mira a efficientare la spesa, destinando i fondi a progetti strategici, unificare quanto più possibile gli obiettivi tra Regioni diverse e, più di tutti, evitare sprechi. Sprechi che negli anni precedenti ci sono stati a causa di malagestione e cattiva organizzazione: nello scorso ciclo di programmazione, infatti, su 126 miliardi investiti, ne erano stati spesi solo 46 miliardi. Un errore che ora deve essere superato ed evitato, come ricordato da Giorgia Meloni, intervenuta alla presentazione dell’accordo: “Una Nazione come l’Italia, che di problemi di divari ne ha diversi, lo Stato non si può permettere di non far arrivare a terra 70 miliardi”.
In Umbria, i fondi saranno divisi in 36 progetti: “Si tratta – ha detto il ministro Raffaele Fitto – di importanti progetti che rispondono alla più ampia strategia di sviluppo regionale che, coerentemente con la natura del Fondo sviluppo e coesione di fondo per investimenti strategici con una particolare vocazione infrastrutturale, ha inteso selezionare interventi che interessano in particolare gli ambiti della riqualificazione degli asset territoriali, del potenziamento dei trasporti, dell’efficientamento energetico, del rilancio di un importante sito industriale, e che include anche la riqualificazione del centro di Bastia Umbria Fiere dove ha avuto luogo la firma dell’accordo”.
Gli accordi siglati con le Regioni hanno dunque questo scopo principale: evitare lo spreco di risorse. Ed effettivamente, il costante dialogo tra governo centrale e amministrazioni locali voluto dal Presidente del Consiglio sta segnando un cambio di rotta: i progetti finanziati diventano pochi, fuggendo la divisione in micro-piani che avrebbe reso difficile una gestione univoca dei fondi. “Noi finanziamo progetti proposti dalle Regioni e condivisi dal governo. Questo ha fatto arrabbiare qualcuno”, ha detto Meloni, ricordando che il controllo del governo non è una limitazione alle facoltà delle varie Regioni, ma solo un modo per consentire ai progetti di andare nella stessa direzione nell’ottica di un’unica strategia nazionale.
Giorgia Meloni, nella presentazione dell’accordo, ha ricordato come dal punto di vista economico il governo abbia raggiunto risultati insperati dai più: “Dei risultati che abbiamo ottenuto da quando siamo al governo – ha detto – quelli che ci hanno dato più soddisfazione sono i dati economici”. L’aumento dell’occupazione, il calo dei disoccupati, il record di contratti stabili, di occupazione femminile, la crescita del reddito reale, il calo del rischio di povertà, il recupero dall’evasione: “Quando tu non disturbi e, anzi, cerchi di dare una mano a chi produce la ricchezza lo Stato ne beneficia”, ha concluso.