“Le dichiarazioni di Nicola Fratoianni sono gravi, infondate e irrispettose. Offendere un rappresentante dell’Arma dei Carabinieri che ha agito nell’ambito delle sue funzioni e nel rispetto della legge, vuol dire gettare fango su chi ogni giorno garantisce l’ordine democratico, anche nelle situazioni più delicate e tese. È del tutto inaccettabile che si usi una ricorrenza importante come quella del 25 aprile per giustificare l’arroganza di un gruppo che ha tentato di imporsi con prepotenza su un evento istituzionale organizzato dal Comune, pretendendo di dettarne i contenuti. Le celebrazioni pubbliche non sono proprietà di singole sigle politiche o ideologiche: appartengono a tutta la comunità. Nessuno può imporre la propria militanza come regola. I Carabinieri hanno agito con senso del dovere e responsabilità, garantendo che la manifestazione potesse svolgersi in modo ordinato e rispettoso di tutti. Chi oggi li attacca, cerca solo visibilità e crea tensioni inutili. E trovo ancora più scorretto il tentativo di mettere in discussione l’onore di un servitore dello Stato tirando in ballo vecchi post sui social, secondo un copione diffamatorio ormai noto, senza alcuna verifica dei fatti. È un attacco che offende non solo l’uomo, ma anche l’Istituzione che rappresenta. Chi, come Fratoianni, vuole dare lezioni di Resistenza e libertà, dovrebbe ricordare che la libertà si difende anche garantendo regole, rispetto e legalità, e non spalleggiando chi tenta di imporsi con atteggiamenti intimidatori. Massimo rispetto per l’Arma dei Carabinieri, per la memoria storica e per chi ogni giorno serve l’Italia con onore e disciplina. Il 25 aprile non può diventare il palcoscenico del settarismo ideologico”.
Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, deputato pugliese di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Affari costituzionali e della Commissione Parlamentare Antimafia, in risposta alle parole e all’interrogazione del leader di AVS in riferimento a quanto accaduto a Mottola durante le celebrazioni del 25 aprile.