“Le infrastrutture digitali sono un alleato di chi fa impresa, pertanto non possiamo più permetterci che sul 5G, che da una rilevazione Infratel ha una copertura sul territorio nazionale di appena il 7,3%, l’Italia resti indietro”. Lo afferma in Aula il senatore di Fratelli d’Italia Matteo Gelmetti, nel corso di un’interrogazione al ministero delle Imprese e del Made in Italy. “I limiti previsti in Italia sono troppo restrittivi – prosegue il parlamentare di FdI -, perché è vero che il ministero della Salute ha preferito avere un approccio prudente, ma è altrettanto vero che la comunità scientifica europea, così attenta ai temi dell’ambiente, ha autorizzato un limite molto più alto rispetto a quello italiano (oltre 100 volte di più per densità e potenza)”. Gelmetti osserva dunque: “La raccomandazione europea è stata recepita da altri Stati, così le loro imprese sul digitale si rivelano più competitive di quelle italiane, il cui gap comporta un mancato gettito per lo Stato nonché un minor valore della nostra produzione industriale. Quindi – conclude Gelmetti – accolgo con soddisfazione l’apertura del ministero a innalzare i limiti”.
