“Il governo Meloni è in prima fila nella lotta al femminicidio, una piaga che purtroppo ancora infesta le cronache e vogliamo che questo 8 marzo diventi un nuovo punto di partenza su questo fronte. E’ stato promosso un preciso disegno di legge, approvato dal Parlamento trasversalmente e già applicato in numerosi casi, per rafforzare le norme contro la violenza sulle donne. La legge è orientata soprattutto alla prevenzione, per fermare le situazioni violente prima dell’irreparabile. Il provvedimento contiene, fra l’altro, il potenziamento di strumenti come l’ammonimento, la distanza minima di avvicinamento e il braccialetto elettronico. Ancora, sono previsti tempi stringenti per l’adozione delle misure cautelari da parte dell’Autorità Giudiziaria e procedure che favoriscono la specializzazione dei magistrati in tema di contrasto alla violenza di genere. Sono stati quasi raddoppiati dal Governo, passando in maniera strutturale da 35 a 55 milioni, i fondi per il finanziamento del piano anti-violenza (dunque centri anti-violenza, case rifugio e simili). Si tratta dell’importo più alto di sempre. A questi vanno aggiunti, per quest’anno, 9 milioni stanziati dal Ministero per le Pari Opportunità per l’empowerment delle donne vittime di violenza. Anche con riguardo al fronte specifico della prevenzione, in totale le risorse stanziate dal Governo sono state quasi raddoppiate, passando da 17 a 30 milioni”.
Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Elena Leonardi, vice presidente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio.