“È dura per il PD e per il cerchio magico del presidente Emiliano non avere più un Governo ‘amico’ pronto a coprire giochi di potere e malgoverno regionale. Comprendiamo che avere a che fare con un Governo Meloni, pronto a smascherare inciuci e clientele, li destabilizza e li confonde fino a fargli pronunciare dichiarazioni sconclusionate e senza alcun fondamento, men che meno storico.
“Questa mattina, i tre fedelissimi hanno scomodato persino l’on. Serracchiani per cercare di difendere l’indifendibile Emiliano che continua a chiedere le future risorse europee, ma non rendiconta quelle che ha speso della precedente programmazione. Forse ha qualcosa da nascondere? I tanti milioni di euro sono stati utilizzati in mille rivoli per accontentare gli amici degli amici e nessun progetto strategico per la Puglia? Quindi la butta in caciara, tenta di deviare le risposte, ora attaccando il ministro Fitto ora il sottosegretario Gemmato.
“Stiano tranquilli, Fitto ha spiegato proprio a loro che sono in Parlamento -ma forse erano assenti o da altro distratti- l’azione politica che con strenuo lavoro sta mettendo in campo a Roma come a Bruxelles perché non solo non venga perso un solo centesimo, ma perché non venga perso per il Sud, non fosse altro che alla delega del PNRR Fitto aggiunge quella del SUD.
“Sulle visite negli ospedali annunciate dal sottosegretario Gemmato ci chiediamo cosa hanno paura che si scopra? Perché l’annuncio li ha fatti andare in tilt? Se la sanità pugliese funziona bene e gli ospedali sono delle eccellenze dovrebbero aspettarci davanti all’ingresso con i loro direttori generali, perché quelli sì che sono ‘LORO’ nominati da Emiliano; inoltre le strutture sanitarie – vogliamo ricordare a Lacarra, Pagano e Stefanazzi – non sono né cosa loro, né cosa nostra ma sono dei pugliesi, magari possono chiedere a loro cosa pensano della Sanità di Emiliano.”
Lo dichiarano i parlamentari pugliesi di Fratelli d’Italia senatori: Filippo Melchiorre, Ignazio Zullo, Annamaria Fallucchi, Vita Maria Nocco; deputati: Mariangela Matera, Giandonato Lasalandra, Dario Iaia, Saverio Congedo, Giovanni Maiorano.
