Altra operazione ad alto impatto a Caivano: oltre 250 agenti della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza sono stati impegnati ieri mattina per controlli e perquisizioni nel noto quartiere Parco Verde, ma non solo: l’attività delle forze dell’ordine ha riguardato anche il resto della città e le altre realtà limitrofe. È questa, l’azione concreta e di controllo del territorio, la migliore risposta alle critiche che arrivano dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, proprio da lui che invero dovrebbe mostrarsi direttamente interessato dalla serietà con cui lo Stato, grazie al governo Meloni, ha scelto di prendersi carico delle sorti di uno tra i quartieri più pericolosi d’Europa. “Il governo – ha detto De Luca durante la sua consueta diretta Facebook del venerdì – è ancora impegnato con i pellegrinaggi che fanno tutti i ministri da qui alle elezioni europee per raccontare frottole, poi ovviamente dopo non vedremo più nessuno”.
De Luca insiste, asserendo che già ora il governo sembra essersi dimenticato di Caivano, ma la risposta è arrivata dal ministro per lo Sport e per i Giovani Andrea Abodi, confermando che la piscina comunale Delphinia, nota tristemente alla cronaca specialmente per gli stupri di gruppo ai danni delle due cuginette di 10 e 11 anni sui quali continuano le indagini (ieri il primo incidente probatorio), sarà completamente messa a nuovo entro maggio. I risultati stanno dunque pian piano arrivando, e altri piccoli risultati si aggiungono dopo l’operazione ad alto impatto di ieri mattina: un arresto, varie denunce, sequestro di fucili e di droga, identificazione di numerose persone, controlli ambientali per alcune attività produttive. E ancora, nell’ambito dei controlli stradali, controlli su decine di veicoli, contestazioni per mancanza di coperture assicurative, mancate revisioni, guida senza patente e vari ritiri della licena di guida.
Ed è proprio sulla questione della sicurezza stradale che il governo sta dimostrando di avere pugno fermo: sono stati aumentati gli uomini delle forze dell’ordine messi a disposizione per il controllo delle strade e delle stazioni ferroviarie di tutta Italia. Un lavoro di connessione tra il Ministero della Difesa e il Ministero dell’Interno e che dimostra che Caivano non è un caso isolato: l’attenzione accesa sul comune campano può veramente essere l’esempio su cui si baseranno gli interventi per liberare le periferie ancora nelle mani della criminalità organizzata. Sul punto è intervenuto anche Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera: “L’impiego dell’Esercito, nell’ambito di queste operazioni di sicurezza rappresenta un contributo significativo a favore della Nazione. L’efficacia – ha detto – è determinata dalla tempestività di intervento, dalla distribuzione delle forze sul territorio e dalla capacità di rischieramento delle unità in ogni condizione ambientale, fattori decisivi che in molteplici circostanze assicurano la salvaguardia della vita e la tutela del bene comune”.