A24-A25: FdI, da D’Inca risposta insufficiente

Colpo di sole del governo: non si rende conto delle proprie azioni.

“Mentre il ministro Giovannini da tempo è latitante in questa Aula, la risposta del ministro D’Incà è insufficiente e scredita l’Istituzione che rappresenta. Con la revoca della concessione delle tratte autostradali A24-A25, avvenuta con decreti del ministero delle Infrastrutture e la successiva sospensione da parte del TAR del Lazio, è urgente un rapporto dettagliato del Parlamento. E’ stato scellerato e imprudente pensare che nessuno impugnasse l’atto di revoca, cosa difatti avvenuta pochi giorni dopo e che ci porta in una situazione peggiore a quella di partenza. Il governo dimostra di aver preso un colpo di sole e di non rendersi conto delle conseguenze delle azioni che mette in campo. Fratelli d’Italia da anni chiede che il Piano Economico Finanziario, fondamentale per l’adeguamento del tratto stradale in questione, venga aggiornato dopo più di 10 anni di attesa. Abbiamo chiesto inutilmente l’esenzione del pedaggio sulla tratta per gli abitanti di Lazio e Abruzzo che sono lavoratori, studenti o che viaggiano per motivi di salute. Serve urgentemente un tavolo istituzionale perché non è più possibile che il governo non si raffronti con i sindaci e gli amministratori locali così come invece ha fatto Fratelli d’Italia anche oggi alla Camera”.

Così in Aula i deputati di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, vice presidente vicario di FdI e Lucia Albano nel corso del Question Time.

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