“Oggi si celebra la giornata mondiale dell’acqua, un appuntamento istituito nel 1992 dall’ONU. Quest’anno il tema scelto è Water for Peace cioè l’acqua per la pace un claim molto apprezzato perché ci riporta al principio che l’acqua è un bene pubblico a cui tutti gli esseri umani hanno diritto ma ancora oggi 2 miliardi di persone vivono senza un accesso garantito all’acqua. Per il mondo agricolo l’acqua rappresenta il bene essenziale: basti pensare che il 72% dei consumi di acqua dolce a livello mondiale è collegata all’agricoltura, pertanto si deve necessariamente immaginare anche a livello interno di ridurre immediatamente i ritardi che il Governo Meloni ha ereditato dal passato e i ritardi sono essenzialmente due alla luce anche dei degli sconvolgimenti metereologici e climatici che ormai imperversano anche nel nostro Paese. L’Italia ha una sostanziale incapacità di raccolta dell’acqua piovana della quale si ricava solo l’11%; ben l’89% viene, purtroppo, riversata a mare. Inoltre, ha una rete idrica molto vetusta tanto che il 47% dell’acqua che vi viene condotta si disperde nel terreno. Per questo motivo, appare di tutta evidenza che il Governo Meloni e il ministro Lollobrigida con gli altri ministri competenti hanno promosso il decreto-legge siccità, il decreto numero 39 del 2023, che tra le sue importanti novità vede finalmente un cambio di vista strategico sul tema acqua istituendo per la prima volta una cabina di regia dedicata alla siccità e alla crisi idrica e nominando un commissario straordinario. Un vero e proprio cambio di rotta che apre anche alla possibilità di compiere una ricognizione delle opere di urgente realizzazione che non sono ancora compiute e quelle ovviamente a compiersi anche utilizzando il potere sostitutivo dello Stato.
Il lavoro della cabina di regia, che introduce una metodologia di dialogo e coordinamento tra i diversi sistemi informativi, fa sì che si recuperi quel gap di conoscenza derivante dal precedente scarso coordinamento. Oltre a queste importanti novità il ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare (Masaf) ha finanziato degli investimenti riguardo a opere dei consorzi di bonifica, risorse nazionali pari a 440 milioni di euro ed europee pari a 880 milioni di euro (520 milioni per progetti nuovi e 360 milioni per progetti in itinere previsti dal PNRR). A ciò si aggiunge il fondo innovazione Ismea di 250 milioni e le misure di meccanizzazione agricola del PNRR (400 milioni) rappresentano un ulteriore bagaglio di 650 milioni che possono essere utilizzate dalle imprese agricole per investimenti di carattere innovativo e di implementazione attraverso i macchinari che includono la possibilità di ricevere contributi per sistemi intelligenti di irrigazione e ottimizzare le rese minimizzando il consumo idrico. Questa è la marcia con la quale il Governo Meloni ha approcciato il problema idrico che ovviamente è al centro non solo di dossier di interesse nazionale ma, come si evince dal piano Mattei anche di interesse internazionale e di cooperazione”.
Lo ha dichiarato l’onorevole Marco Cerreto capogruppo per FdI in commissione agricoltura al termine del convegno organizzato presso il Masaf sulla giornata mondiale dell’acqua.