“L’inchiesta Affidopoli che riguarda il Comune di Pesaro ha fatto emergere anche il caso dell’associazione Ungranbelpo, promossa dall’ex sindaco Matteo Ricci.
Parliamo di un’associazione nata nel 2019 come prosecuzione della sua lista civica, con sede presso il PD provinciale di Pesaro. Un soggetto che ha organizzato attività politiche, ha sostenuto campagne elettorali e che improvvisamente si è sciolto il 10 giugno 2024, proprio alla vigilia dell’elezione di Ricci al Parlamento europeo.
Al di là della gestione dei fondi, ciò che colpisce è che, nonostante la sua evidente natura politica, l’associazione non abbia mai pubblicato bilanci né presentato rendiconti alla Commissione di garanzia, come invece la legge prevede per partiti, movimenti e soggetti assimilabili.
Alla luce di queste gravi criticità, ho chiesto oggi al Ministro dell’Interno se non sia necessario intervenire, anche sul piano normativo, per impedire che realtà che operano come veri e propri partiti ma si camuffano da semplici associazioni possano sottrarsi agli obblighi di trasparenza e pubblicità previsti dalla legge.
Ringrazio il Ministro Piantedosi per aver ricordato che sarà la magistratura a fare piena luce sull’inchiesta Affidopoli e per aver sottolineato che il caso Ungranbelpo pone un serio tema di trasparenza gestionale e finanziaria. Oltre alla legge che già impone obblighi stringenti a partiti e movimenti politici, appare positiva l’apertura alla possibilità che il Parlamento, laddove necessario, possa rafforzare ulteriormente il quadro normativo per garantire la massima trasparenza nella vita politica e amministrativa”.
Così Fabio Raimondo, deputato di Fratelli d’Italia, intervenuto oggi al Question time alla Camera dei deputati con il Ministro Piantedosi.