“La commissione Ue fa marcia indietro sull’utilizzo degli agrofarmaci in agricoltura. La proposta viene ritirata per la contrarietà dei governi nazionali, a capo dei quali si è posto quello italiano, ma anche a seguito della battaglia all’Europarlamento del 22 novembre scorso. In quell’occasione riuscimmo ad approvare diversi emendamenti a favore dell’agricoltura, stravolgendo il testo originario connotato dal solito radicalismo ambientalista”. E’ quanto afferma in una nota il copresidente del gruppo ECR al Parlamento europeo, Nicola Procaccini di Fratelli d’Italia. “Cade così un pilastro del Green Deal eretto in questi anni dalle politiche di socialisti e verdi capeggiati da Frans Timmermans, i cui regolamenti hanno scatenato la rivolta degli agricoltori europei. Nessuno contesta la necessità di contrastare l’abuso dei fitofarmaci, ma neanche è possibile immaginare di farne a meno. Se non al prezzo di un grave rischio sanitario oltre che di un danno alla produzione agricola continentale. Esponendola, tra l’altro, all’ingiusto vantaggio competitivo delle coltivazioni extra Ue. L’Italia, grazie al lavoro delle associazioni degli agricoltori e del ministro Lollobrigida, ha sempre avanzato proposte di buon senso in Europa, basate su realismo e innovazione tecnologica. Raramente sono state accolte. Finalmente, complice anche l’approssimarsi delle elezioni europee, qualcuno a Bruxelles sta ritrovando la via della ragione. Speriamo solo che non sia troppo tardi”.