“Le misure anticipate dalla Commissione europea rappresentano un passo importante verso una Politica Agricola Comune più vicina ai bisogni reali dei nostri agricoltori. In un contesto segnato da crisi ricorrenti, cambiamenti climatici sempre più estremi e difficoltà crescenti per le imprese agricole, ben venga l’introduzione di pagamenti di emergenza più rapidi e l’allentamento delle condizionalità per i piccoli agricoltori e per chi opera nel biologico. È significativo che, anche grazie al lavoro portato avanti dal governo Meloni in sede europea, la Commissione proponga finalmente di includere tra i pagamenti diretti della PAC anche i ‘pagamenti complementari di crisi’: una misura che potrà garantire un sostegno immediato a chi è stato colpito da calamità naturali, siccità, alluvioni o altri eventi catastrofici. Così come è positiva l’idea di semplificare le procedure di modifica dei piani strategici nazionali e di ridurre la pressione burocratica su chi già applica buone pratiche ambientali”. Lo ha detto il deputato di Fratelli d’Italia in commissione Agricoltura alla Camera Cristina Almici.
“Ora però è fondamentale – ha aggiunto – che queste misure non restino sulla carta. Servono tempi certi per l’attuazione, regole chiare per evitare sovrapposizioni e garanzie per tutti gli agricoltori, in particolare per quelli italiani, che troppo spesso hanno subito ritardi e complicazioni nell’erogazione degli aiuti. L’agricoltura europea deve tornare a essere una risorsa strategica e non un bersaglio di ideologie e regolamenti lontani dalla realtà. Continuerò a seguire con la massima attenzione l’iter del pacchetto Omnibus, affinché le proposte si traducano in soluzioni concrete, efficaci e giuste”.