Agricoltura. La Porta (FdI): per giovani possibilità di sviluppo importanti

“Questa maggioranza riporta al centro dell’attenzione e del dibattito e dell’azione legislativa i giovani, al fine della valorizzazione del nostro futuro andando a promuovere politiche di inserimento, nel primo settore, di imprenditori dai 18 ai 40 anni per combattere sempre di più la disoccupazione e l’inoccupazione giovanile che, sebbene in calo, rimane comunque sempre sopra il 20 per cento in media nazionale. Oltre al lavoro costante del Ministro Lollobrigida anche in quest’Aula si torna a dare la giusta considerazione, che l’agricoltura merita, al settore primario, che secondo le più recenti stime conta oltre un milione di occupati, numero che aumenta se viene considerato anche l’indotto, ma che ha perso fascino per le nuove generazioni a fronte di possibilità di sviluppo invece importanti”. Lo ha detto Chiara La Porta, deputato di Fratelli d’Italia in commissione Agricoltura nel suo intervento in Aula alla Camera in dichiarazione di voto al provvedimento sull’imprenditoria giovanile in agricoltura.
“Ci fissiamo – ha detto ancora Chiara La Porta – l’obiettivo di porre la giusta attenzione sul mondo agricolo. Nonostante l’agroalimentare valga più del 2,2 per cento del PIL, con quasi 42 miliardi nel 2022, cresce in qualità ma non cresce il volume; è, quindi, necessario intervenire per dare continuità e per stimolare nuovi insediamenti: si pensi che, sul totale delle aziende, solo il 9 per cento di imprese registra a capo giovani, a fronte del 45 per cento a guida di over 65”.
Per questo “verranno stanziati fondi finalizzati all’acquisto di terreni e strutture necessarie per l’avvio dell’attività imprenditoriale agricola, all’acquisto di beni strumentali, e poi semplificazione nel regime fiscale, in quanto i soggetti interessati potranno optare per l’aliquota del 12,5 per cento. La finalità è chiara, che è poi quella alla base anche della delega fiscale: lo Stato non è nemico del cittadino imprenditore, soprattutto giovane, anzi esiste la ferma volontà di utilizzare una flessibilità tributaria per ragioni di incentivo al fine di incoraggiare il settore”.

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