“FdI è il partito del radicamento che sta in mezzo alla gente. Non dobbiamo commettere l’errore di chiudersi nel palazzo, ma scendere in piazza e restare tra le persone”. Arianna Meloni (responsabile adesioni e segretaria politica di Fratelli d’Italia) apre così “Piazza Italia”, l’evento di FdI Roma al laghetto dell’Eur, nel dibattito “Modello Italia: dal Governo della Nazione alla rinascita della Capitale, un sistema politico vincente al servizio di Roma”. E continua ricordando da cosa è partito tutto: “Eravamo una generazione di ragazzi folli che pensavano di cambiare il mondo, sulla base delle idee hanno costruito il percorso militante. FdI partito di patrioti, di persone che amano la propria Nazione, orgogliosi di essere italiani. La nostra è una grande nazione, dobbiamo ricordarlo. Per questo lavoriamo ogni giorno, siamo la politica che guarda al futuro, ai nostri figli e nipoti. Ambizione con cui abbiamo portato avanti le nostre proposte, coerenti alle nostre idee”.
Il focus va poi sui risultati raggiunti: “Oggi il governo di Giorgia Meloni è il più stabile d’Europa, è uno dei più longevi di tutta la storia della repubblica italiana. L’Italia è tornata centrale nello scacchiere geopolitico. Giorgia è considerata da tutto il mondo un leader autorevole e preparato. Oggi ci ascoltano, ci ascolta l’Europa, ci ascoltano gli Stati Uniti, abbiamo un rapporto con l’Africa con il piano Mattei di cooperazione e sviluppo con i paesi africani, abbiamo un rapporto con tutti i grandi leader al mondo”. “Quando ci siamo insediati – continua Arianna Meloni – lo spread che doveva salire alle stelle, era a 233 punti base oggi è stabilmente a 90 punti base. Vuol dire che stiamo risparmiando soldi che venivano spesi per il debito e che oggi possono essere spesi per i pensionati, per la sanità, per le infrastrutture, stiamo risparmiando e cresciamo, e teniamo il nostro debito sotto controllo e cresciamo più di Francia e Germania. Abbiamo investito sulle imprese, sui lavoratori, sulle famiglie”. Sottolinea poi che “siamo considerati un modello sulla lotta all’immigrazione, abbiamo combattuto i trafficanti di esseri umani, gli sbarchi sono diminuiti del 60%, e siamo un modello per l’attuazione del PNRR”. “Io credo che i segnali positivi siano davvero molti, c’è ancora tanto da fare ma siamo piuttosto concentrati per andare avanti, per continuare quel lavoro e per continuare quel sogno che abbiamo fatto tanti anni fa quando abbiamo iniziato a fare politica e è un sogno che non tradiremo mai”, ha concluso Arianna Meloni.
Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di FdI, nello stesso dibattito rilancia il programma di FdI: “Questa nazione ha bisogno di grandi riforme: quella del fisco, quella della giustizia, che non è contro ma a difesa della magistratura, perché non vogliamo che la carriera dei magistrati continui a essere decisa da un Csm eletto da correnti politicizzate. E poi, anche se tutti i giornali dicono che Meloni ha rinunciato, faremo la riforma del premierato entro la fine della legislatura”. “Vediamo quanto serve la stabilità – ha aggiunto Donzelli -. Il premierato serve all’Italia, non serve a noi, non ne avremo bisogno noi perché rivinceremo le elezioni. Ma quando, fra una decina di anni, la sinistra vincerà le elezioni, non si faranno trame di palazzo”.
Il deputato di Fratelli d’Italia si scaglia poi contro la sinistra: “È fuori dal mondo, le battaglie contro il decreto sicurezza sono assurde. Il debole non è la rom che rimane incinta ogni anno per non andare in galera, ma chi si vede rubare il portafoglio in metropolitana. Il debole è chi si vede occupare la casa, non chi la occupa. Il debole è l’anziano truffato e non il truffatore”. “Non si blocca il caldo – aggiunge – andando con uno striscione la mattina per fermare il traffico. Il debole non è il ragazzotto figlio di papà che blocca tutto. Il debole è il pendolare che si sveglia la mattina e va a lavorare. Il debole non è chi scappa dalle forze dell’ordine, le persone da tutelare sono gli uomini in divisa che difendono la nostra sicurezza tutti i giorni. Il tema della sicurezza lo vive chi abita nelle periferie, chi ha lo spacciatore sotto casa, chi lavora. La sinistra si allontana dai cittadini. Prima o poi si accorgerà di prendere la strada sbagliata”, ha concluso Donzelli.