“Altavilla? Altro che manager, un gradasso un po’ cafone profumatamente pagato dallo Stato italiano per liquidare una compagnia italiana, licenziare lavoratori italiani di un’azienda pubblica italiana, contravvenire a leggi italiane sul lavoro, un invasato della dottrina mercatista che finge di non sapere che Air France e Lufthansa sono società pubbliche, un incompetente nel trasporto aereo che confonde una Panda con un Boeing. Un kapò che invece di dialogare cin i lavoratori cui vuole dimezzare lo stipendio li insulta, che nasconde il piano industriale di Ita al Parlamento, tarocca le slide, imbosca la lettera dell’Ue all’Italia, non intacca gli interessi di Benetton concessionario del fruttuoso aeroporto di Roma, né quello delle compagnie low-cost cui si consente di fare concorrenza sleale alla nostra compagnia di bandiera, ma ritiene che il problema Alitalia debba ricadere sulle spalle dei lavoratori. Un altro fenomeno che tradisce gli interessi nazionali per servire il disegno di Draghi e di Bruxelles. Banalmente un collaborazionista filo tedesco incaricato di consegnare il business del traffico aereo italiano a Berlino, per accordi probabilmente presi dai precedenti governi di sinistra. Delle due l’una: si dimetta subito o venga cacciato dai suoi dante causa”.
E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.