Alluvione Emilia-Romagna, governo al lavoro: Ecco i primi 30 milioni: “E ora cambiamo approccio”

Una Regione sott’acqua, per un disastro incalcolabile. E’ salito a 14 il numero delle vittime dell’alluvione che sta drammaticamente colpendo l’Emilia-Romagna. Migliaia di persone evacuate, centinaia di frane, strade interrotte. Al lavoro sul territorio, con più di 1.000 mezzi impiegati, stanno operando complessivamente oltre 4.900 uomini e donne di Vigili del Fuoco, Guardia Costiera, Forze di polizia, Forze armate, delle organizzazioni di volontariato di protezione civile e delle colonne mobili regionali, delle società che assicurano i servizi essenziali.

A supporto dei Comuni maggiormente colpiti ci sono oltre 500 unità delle colonne mobili delle Regioni Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto e delle Province Autonome di Trento e Bolzano e oltre 250 volontari attivati da 18 diverse Organizzazioni nazionali di volontariato. A tutti loro si aggiungono i 700 volontari dei 9 Coordinamenti dell’Emilia-Romagna.

A loro si aggiungono le centinaia di tecnici, funzionari dei Comuni, delle Province e delle Prefetture, di altri enti territoriali e della struttura di protezione civile dell’Emilia-Romagna. Il Comitato Operativo, riunito dal 16 maggio in seduta permanente presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile, continua a garantire il coordinamento delle attività.

Il governo è al lavoro per gli aiuti necessari. Con il Ministro Nello Musumeci che annuncia l’arrivo dei primi 30 milioni “per far fronte alle prime necessarie spese: per urgenze, per il ripristino della viabilità”. Il Ministro per la Protezione Civile ha poi aggiunto che porterà ”in Cdm la proposta di delibera per estendere gli effetti dello stato di emergenza, dichiarato il 4 maggio scorso, alla provincia di Rimini; che si aggrega alle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara Ravenna e Forlì Cesena” .

Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo porterà in Consiglio dei Ministri un provvedimento nel quale ”verranno sospesi i termini di versamenti e adempimento; tanto per le persone fisiche quanto per strutture più articolate (società di capitali e di persone)”.  E per quanto riguarda le rate dei mutui, “c’è già stata l’autorizzazione al differimento delle rate”.

Chiare anche le parole del Ministro Francesco Lollobrigida: “La presidente Meloni, nonostante sia al G7 in Giappone, costantemente attenziona. Ed ha anche sensibilizzato le altre nazioni su quello che stava accadendo in Emilia Romagna. Noi abbiamo richiesto il fondo europeo per queste casistiche. Ovviamente parametreremo gli interventi sulle emergenze immediate e delle cose che scaturiranno quando avremo calcolato esattamente le dimensioni del problema. Ci sarà un incontro con la Regione e le rappresentanze del mondo delle organizzazioni agricole, ma anche delle altre produzioni, che in quel territorio sono danneggiati”, ha sottolineato. “Non voglio dare cifre con gli eventi ancora in corso e purtroppo il maltempo è tornato. Dare i numeri serve a poco, bisogna dare risposte, ha aggiunto.

Il governo, insomma, ha intenzione di affrontare seriamente le cause che hanno provocato questo disastro. Nel tempo “si è immaginato che l’uomo fosse avversario della manutenzione. Io penso non sia così. Gli agricoltori e gli allevatori hanno contribuito per secoli alla cura del territorio: aver indebolito questi settori ha peggiorato la situazione, creando concause che contribuiscono al dissesto. C’è stata una visione ideologica che non ha capito chi fossero i principali garanti della manutenzione del territorio. Ma questo governo ha cambiato approccio”, ha detto Lollobrigida in un’intervista a Qn.

Fin dalle prime ore “il Governo si è attivato, attraverso tutti i ministeri coinvolti, per comprendere quali interventi fossero possibili subito, sentendo le rappresentanze del mondo delle imprese e le cinque organizzazioni principali rappresentative del mondo agricolo. Abbiamo ragionato di interventi immediati su fiscalità, giustizia, sostegno alle imprese, credito: fra qualche giorno incardineremo i provvedimenti più efficaci”.

Inoltre bisogna “garantire un piano di manutenzione del territorio non incentivandone l’abbandono” C’è “un danno economico che va riparato, ma il rischio per molti, ad esempio, è di perdere i frutteti non solo quest’anno, ma per sempre”. Bisogna “dare fiducia, centralità e investire sempre più su questo asset strategico per l’Italia. Un settore ancora di più centrale in questa fase storica – ha ribadito – nella quale si è compresa l’importanza della sovranità energetica e alimentare a garanzia dell’indipendenza e della libertà”.

Per sostenere le comunità colpite dal maltempo, la Regione Emilia-Romagna ha attivato una raccolta fondi. Le donazioni possono essere effettuate utilizzando le seguenti coordinate bancarie: Iban: IT69G0200802435000104428964 – Causale: “ALLUVIONE EMILIA-ROMAGNA” (dall’estero, codice Bic Swift: UNCRITM1OM0) intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna.

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La Redazione de La Voce del Patriota

6 Commenti

  1. There are many who are faulty for this disaster. Firstly, too many houses built where it should not, secondly the irrigation is not done well (Italy has a lowest phreatic nappe!) so the soil cannot take the rain, and lastly, of course, the climate change.
    Ci sono molti responsibili de questo disastro disastro. In primo luogo, troppe case costruite dove non dovrebbe, in secondo luogo l’irrigazione non è fatta bene (l’Italia ha una falda freatica più bassa!) quindi il suolo non può sopportare la pioggia, e infine, ovviamente, il cambiamento climatico.

  2. Ringrazio il Governo, che ho votato, per la vicinanza a noi romagnoli. Un unico appunto che sarebbe nei miei desiderata fosse reso pubblico: in ogni fimato, in ogni reportage, si vedono Italiani spalare fango, aiutare persone, rischiare la vita per soccorrere ma, sinceramente, non ho mai visto un nero, un extra comunitario così abbondanti nella nostra regione, comparire e mettersi a disposizione…una riflessione è doverosa. Grazie per l’attenzione.

    • Quasi tutte le immagini sono riferite ai centri dei paesi dove generalmente non abitano extra; guarda nelle aziende agricole specie se zootecniche, periferie fabbrichette e nei quartieri dove abitano. Non ho notizie estese solo qualche frammento guardando qua e là……
      Vediamo, certo è che il suo commento non è certo di stimolo a nessuno ….

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