Alluvione: La Porta – Buonguerrieri, Toscana ha fallito in prevenzione e gestione risorse

“La mala gestione di risorse pubbliche e l’assenza di visione a tutela dei territori connotano, in modo inequivocabile, le politiche portate avanti dalla Toscana negli anni. Nel quadro complessivo, emerge che la Regione non ha speso le ingenti risorse stanziate dal governo sul contenimento del rischio idrogeologico. Si tratta di 884 milioni dati dai governi nazionali degli ultimi dieci anni, dei quali la regione ha speso soltanto il 25%. Tante, troppe famiglie che hanno subito i danni dell’alluvione che ha colpito duramente il territorio di Prato nel novembre 2023 sono ancora in attesa dei ristori urgenti finanziati dal governo Meloni perché la struttura commissariale, con a capo il riconfermato presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, ha ritenuto ammissibili, alla data di luglio 2025, 6000 domande per circa 28 milioni di euro, ma ad oggi sono state liquidate soltanto 260 domande circa, per un totale di circa 670.000 euro. Le risorse dello Stato, quindi, ci sono e sono fruibili ma è evidente che, a distanza di ben due anni, da parte della Regione non sia stata ancora trovata una corretta modalità per l’erogazione.

In un quadro simile purtroppo non stupisce, ma di certo indigna, avere conferma dallo stesso primo cittadino di Montemurlo e presidente della Provincia di Prato Simone Calamai che in alcuni comuni, in primis proprio Montemurlo, i piani di protezione civile non solo non erano aggiornati quando l’alluvione nel 2023 devastò molti territori, ma che, tuttora, siano in corso di aggiornamento. Devastazioni che, se la Regione avesse ben amministrato i denari dello Stato in opere di prevenzione, come ammesso sempre dallo stesso Calamai, sarebbero state, quantomeno, contenute. Prato, del resto, fa segnare il triste primato sul consumo di suolo, registrato in un 14,3%, il doppio cioè di quello nazionale. Si è scelto di cementificare selvaggiamente a danno di cittadini, imprese e territori, invece di tutelarli come una regione avrebbe invece il dovere di fare”.

Lo dichiarano, in una nota, i deputati Chiara La Porta e Alice Buonguerrieri di Fratelli d’Italia, quest’ultima componente della commissione d’inchiesta sul rischio idrogeologico, che oggi ha iniziato da Prato una missione di tre giorni in Toscana.

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