“La tragedia dell’alluvione che ha colpito molti dei nostri territori il 2 e 3 novembre scorsi comporta, e lo dobbiamo ai cittadini e alle imprese colpite prima di tutto, attenzione che il governo Meloni non ha mai fatto mancare, come dimostra l’ultimo impegno da 300 mln del Simest, che si vada fino in fondo per comprendere davvero cosa sia mancato nella prevenzione e nelle gestione di quelle zone falcidiate dal maltempo. Ostacolare, da parte del PD, la commissione d’inchiesta in Consiglio Regionale Toscano, ed è un esempio su tutti, è un’azione sconsiderata perché il fatto che possano esistere delle responsabilità che devono essere individuate dovrebbe essere l’obiettivo di tutti. Invece, l’espressione a vice presidente da parte del Pd di Ilaria Bugetti, candidata del centro sinistra alla guida di Prato, in piena campagna elettorale, sembra rappresentare un tentativo ostruzionistico, peraltro malcelato, per bloccare la ricerca della verità. O il Pd è già certo di perdere a Prato con la propria candidata o, evidentemente, spera che la vicepresidente che ha indicato non si presenti mai in commissione. Una modalità che rappresenta esattamente il contrario del valore istituzionale che una simile commissione deve avere”.
Lo scrive, in una nota, il deputato pratese di Fratelli d’Italia Chiara La Porta.