“La battaglia francese #NoelSansAmazon, lanciata da intellettuale e politici francesi, l’abbiamo anticipata di qualche settimana in Italia. Ci siamo mobilitati in una campagna contro il gigante del commercio elettronico che, nella fase degli acquisti natalizi, approfitta della chiusura dei negozi per la pandemia e cannibalizza il nostro tessuto commerciale. Quindi non posso non condividerla. La riproporrò anche qui e chiamerò il mondo della cultura a schierarsi per una campagna #NataleSenzaAmazon. Il Governo deve sostenere con lo stesso parametro che usa per i lavoratori dipendenti i negozi di vicinato, escludendo dai contributi Amazon e il circuito e-commerce che sta effettuando un vergognoso sciacallaggio sulla crisi a danno del commercio di prossimità. Non si tratta solo di un intervento necessario per ovvie ragioni economiche, ma del bisogno di presidiare la socialità. Questi negozi, nei piccoli centri come nelle periferie delle grandi città, rappresentano luoghi di aggregazione, un avamposto contro l’illegalità, il degrado, la desertificazione di strade e quartieri. Insieme all’urgenza di tassare i giganti del web e dell’ecommerce in eguale proporzione rispetto ai negozi al dettaglio, occorre incoraggiare queste attività di economia reale dalla quale dipendono beni superiori al diritto di acquisto: la qualità della vita e il nostro sistema sociale”.
È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia a Coffee Break su La7.