“Difendere l’ambiente non può diventare il pretesto per svuotare le competenze degli Stati e accentrare ogni decisione a Bruxelles. Condividiamo l’obiettivo di proteggere gli oceani e le aree dell’Alto Mare ma lo si deve fare con regole eque, sostenibili e rispettose della sovranità degli Stati membri. Il testo della Commissione europea, così com’è, rischia invece di trasformarsi in un altro esempio di centralismo europeo, che impone vincoli e burocrazia calati dall’alto, anche in settori strategici come la ricerca scientifica e la tutela ambientale. In nome dell’ambiente si rischia di rendere impossibile intervenire con tempestività, e al tempo stesso si mettono a rischio autonomia nazionale e libertà di iniziativa. Fratelli d’Italia sostiene con convinzione la tutela dell’ambiente e della biodiversità, ma senza rinunciare al principio di sussidiarietà e al buon senso istituzionale. Difendere i nostri mari sì, farsi imporre regole inefficaci e sbilanciate no”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Cristina Almici, intervenendo in Aula sul documento XIV Commissione su biodiversità marina.