“Oggi il Ministero della Cultura ha convocato per il 30 settembre una nuova conferenza dei servizi sul progetto eolico tra Badia Tedalda e Casteldelci, negli Appennini che uniscono Toscana e Umbria. Una decisione che sospende il via libera concesso a luglio dalla Regione Toscana e che impone una nuova valutazione sulle numerose criticità sollevate anche dalla Regione Marche e dalle Soprintendenze. Parliamo di un impianto con pale alte 180 metri, destinate a stravolgere un’area di confine che rappresenta un patrimonio naturale e paesaggistico unico. E non si tratta di un caso isolato: sono decine i progetti simili che minacciano i nostri Appennini, come già avevamo denunciato mesi fa con un’interrogazione parlamentare sul progetto ‘Energia Monte Petralta’, che prevede pale ancora più alte, elettrodotti e cantieri in territori oggi incontaminati. Chi conosce queste terre sa bene quanto siano fragili, ma anche quanto siano preziose per la loro identità storica, culturale e turistica. È per questo che servono scelte ponderate, capaci di coniugare la necessità di energia pulita con la tutela del paesaggio. Non siamo contro le rinnovabili ma contro un’ideologia green che, in nome di un ambientalismo di facciata, rischia di produrre danni irreparabili: ferite al paesaggio, impoverimento turistico, perdita di identità dei territori. Il nostro patrimonio storico e naturalistico ha pari dignità e deve essere difeso, con intelligenza e responsabilità, senza cedere alla logica delle imposizioni dall’alto.” Lo dichiara Antonio Baldelli, deputato di Fratelli d’Italia.