Anche il tribunale di Reggio Emilia massacra i DPCM. Illegittimi e incostituzionali

Ancora una volta un giudice si pronuncia sulla illegittimità dei DPCM.

Stavolta tocca al Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Reggio Emilia, che ha assolto una coppia per aver violato le restrizioni, compilando peraltro un’autocertificazione falsa.

I fatti risalgono allo scorso anno, quando durante il primo lockdown un uomo ed una donna erano usciti di casa autocertificando la necessità di lei di fare degli accertamenti medici. Fermati dai Carabinieri della stazione di Correggio, veniva accertato che la donna non aveva fatto alcun accesso in ospedale e quindi venivano inviati gli atti alla procura, che apriva un fascicolo per falso e per la violazione delle restrizioni anticovid.
Il pm dunque chiedeva al GIP l’emissione del decreto penale di condanna.

E qui la questione diviene interessante, perché il GIP De Luca, titolare del procedimento, il 27 febbraio scorso, in luogo dell’attesa condanna, ha emesso una sentenza di proscioglimento nei confronti di entrambi. Il ragionamento alla base della decisione é molto concreto, il giudice in sostanza afferma che un DPCM, mero atto amministrativo, non può comprimere la libertà di movimento e dunque non può costringere a rimanere in casa, perché è solo un giudice, in applicazione della

Legge, che può stabilire restrizioni alla libertà personale (in sentenza sul punto fa un parallelismo con il DASPO). E nel nostro ordinamento, prosegue il Giudice, la Costituzione detta limiti molto forti alla possibilità di comprimere le libertà; le garanzie previste dall’art 13 Cost parlano chiaro, lá dove definiscono inviolabile la libertà personale, stabiliscono una riserva di legge e attribuiscono solo all’autoritá giudiziaria la facoltà di prevedere delle restrizioni.

Dunque per De Luca il fatto non sussiste e il falso per il quale si era aperto il fascicolo a carico dei due è un “falso inutile”, perché “gli imputati sono stati costretti a sottoscrivere un’autocertificazione incompatibile con lo stato di diritto del nostro Paese e dunque illegittima”. La restrizione ai domiciliari può essere “irrogata solo dal giudice penale per reati e all’esito del giudizio”.
Illegittimo dunque il DPCM, contrario alle leggi, in contrasto con l’art. 13 Cost, viene dal GIP disapplicato.

E questo percorso logico, a parere di chi scrive ineccepibile, lo avevamo già colto e commentato nei noti precedenti del Giudice di Pace di Frosinone, dell’ordinanza del Tribunale Ordinario di Roma, nonché nella più recente ordinanza del TAR Lazio e non ci stupisce affatto che il filone giurisprudenziale si faccia sempre più solido e netto.

Non ci stupisce perché se la giustizia è giusta e le sentenze vengono pronunciate nel “nome del popolo italiano”, gli articoli della costituzione che garantiscono a quel popolo i diritti fondamentali, scritti dopo tanto sangue dai nostri padri costituenti, non possono essere pretermessi

E le voci stonate, che si chiedono come mai il gip non abbia posto la questione di legittimità alla corte costituzionale, dovrebbero invece chiedersi come mai i governi presieduti da Conte (e anche l’attuale governo in carica, che va nella stessa direzione) non abbiano voluto usare strumenti conformi al diritto per limitare i diritti dei cittadini, sì perché che un atto amministrativo non possa essere impugnato di fronte alla Corte Costituzionale é cosa pacifica, mentre solo una Satrapia sequestrerebbe in casa milioni di persone con un atto di imperio di un sol uomo al comando. Un encomio vada dunque al GIP di Reggio Emilia, che ancora una volta ci ha rammentato che l’Italia non è una Satrapia, ma una Repubblica democratica, in cui la sovranità appartiene al popolo che la esercita entro i limiti della costituzione.

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3 Commenti

  1. Gentilissima Dott.ssa Kelany, applaudo con un grande “alleluia” questa sentenza. Mi chiedo, pertanto, come mai continuano a sanzionare le persone che, al loro dire “stanno in giro senza giustificazione”? Mi riferisco a questi ultimi giorni quando (ad es.) la mia città è stata letteralmente blindata dalle forze dell’orrdine. Grazie.

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