Anm, Campione (FdI): al vertice tutti uomini, vigono ancora schemi patriarcali?

«Promuovere il principio di parità di genere tra i magistrati in tutte le sedi associative in modo da assicurare la presenza equilibrata di donne e uomini negli organismi dirigenti è nello statuto dell’Anm, ma pare che il voto dei magistrati italiani lo abbia clamorosamente ignorato. Tutti e quattro i ruoli di vertice, dal presidente al vicesegretario, sono ricoperti infatti da uomini. Come riporta Giovanni Maria Jacobazzi su Libero, nell’intero organigramma risulta una sola donna: Monica Mastrandrea con un incarico che riguarda la direzione editoriale della rivista “La Magistratura”. Un dato sconcertante a fronte di una realtà dove le donne in magistratura sono in netta maggioranza, avendo raggiunto il 60% del totale. Non si è dunque trovata neanche una donna meritevole di occupare una posizione apicale all’interno dell’Anm? Oppure al di là dei pubblici proclami certa magistratura si guarda bene dal rompere gli schemi “patriarcali” in modo che il potere decisionale rimanga saldamente in mano agli uomini e il tetto di cristallo non si possa neppure scalfire?».

Lo dichiara Susanna Donatella Campione, senatrice di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Giustizia di Palazzo Madama.

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