“Se il Salento non è quello di molti anni fa è anche grazie al lavoro delle Forze dell’ordine e di magistrati capaci e coraggiosi. Come Leone de Castris, alla guida della Procura di Lecce e della Direzione Distrettuale Antimafia, che abbiamo audito oggi in commissione Antimafia. Un’audizione puntuale per ricostruire la metamorfosi della Sacra Corona Unita dalla stagione degli anni 80 e 90 caratterizzata da omicidi, attentati, estorsioni, rapine, dell’efferata strage delle Grottella, a quella attuale dove i fatti di sangue sono diventati episodici e fenomeni come rapine e pizzo sono residuali. Questo non perché la criminalità sia scomparsa, ma perché è una criminalità che ha sviluppato capacità imprenditoriali in particolare nel settore turistico, ricettivo, ristorativo e del tempo libero grazie al riciclaggio degli enormi proventi del malaffare, soprattutto del traffico e dello spaccio di stupefacenti. Una criminalità meno visibile, ma subdola e ugualmente pericolosa perché si infiltra nel tessuto sociale ed economico inquinandolo, infrangendo le regole della legalità e della corretta concorrenza a danno dell’economia sana e pulita. Meritevole di attenzione il passaggio nel suo discorso sui rapporti, in particolare nei piccoli centri, tra candidati alle elezioni comunali e esponenti della malavita locale. Per me è stata anche l’occasione di ringraziare Leone de Castris per il lavoro svolto in questi anni, ora che è atteso da altri incarichi ancor più prestigiosi”. Lo ha detto il deputato pugliese di Fratelli d’italia SaverIo Congedo, esponente in commissione Antimafia.