“Leggo con grande stupore, pur nel rispetto che si deve ai firmatari, una lettera sottoscritta dai parenti e da alcuni rappresentanti delle vittime di mafia e terrorismo con accuse pesantissime nei confronti del presidente della commissione Antimafia, on. Chiara Colosimo.
Senza sudditanza alcuna nei confronti dei santoni à la carte dell’antimafia, sono i fatti che attestano l’equilibrio e la capacità del Presidente Colosimo nella proficua e trasparente attività svolta, retta da un solo e irrinunciabile principio: la ricerca della verità. Quella sì che si deve alle vittime.
Quelle contenute nella lettera sono accuse infamanti: siamo all’ingegnerizzazione del pensiero unico, che non contempla i fatti, ma solo posizioni speculari alla narrazione messa in campo in questi anni.
Quindi, rispediamo al mittente le accuse lanciate a Fratelli d’Italia, che ha fatto della lotta alla mafia un valore imprescindibile e irrinunciabile, con la piena consapevolezza di saper distinguere tra il pensiero dei vivi e quello dei morti.
A Chiara Colosimo la piena e sincera solidarietà a nome mio e dei deputati di Fratelli d’Italia e l’invito a continuare sulla strada della verità che può preoccupare solo chi la teme”.
Così in una nota Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.