Antisemitismo, Pacifici: “Posizione di FdI è chiara. Ragionare piuttosto sull’odio antiebraico della sinistra”

La posizione di Fratelli d’Italia è chiara, ed è ormai storica: estranei a ogni antisemitismo. E ne è anche sicuro Riccardo Pacifici, vicepresidente dell’European Jewish Association, intervistato da ‘La Stampa’ che, dopo l’inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale, si è espresso positivamente rispetto alle parole di condanna dei vertici di Fratelli d’Italia: “Non sono sorpreso – ha spiegato – dall’atteggiamento nostalgico di una parte minoritaria dei gruppi giovanili della destra, sappiamo bene che certi sentimenti non sono del tutto sopiti. Mi sorprenderebbe se non ci fosse stata una condanna della leadership che invece è stata netta“. Pacifici, che in questi anni ha anche collaborato con la senatrice Ester Mieli, ha ribadito che “la posizione di Fratelli d’Italia è chiara, vedo che alcuni di questi ragazzi di Gioventù Nazionale si stanno dimettendo e i dirigenti apicali, che ringrazio, si sono espressi, da Donzelli a Malan, da Crosetto a La Russa, c’è imbarazzo ma la condanna è unanime“.

Condanne chiare e istantanee, giunte senza esitazioni da parte dei membri di Fratelli d’Italia, che ben si distinguono dagli atteggiamenti di silenzio-assenso della sinistra quando anche alcuni dei suoi esponenti hanno delegittimato il ruolo di Israele: “La simbologia e quello che ho visto – ha aggiunto in merito Pacifici – sono da condannare senza esitazione, ma l’ignoranza di quattro deficienti di Gioventù Nazionale, peraltro confinati in un sistema di leggi costruite ad hoc, mi fa meno paura del rischio di sopravvivenza dello Stato di Israele e l’odio antiebraico a prescindere che vedo a sinistra“. Piuttosto, “sarebbe utile cominciare a riflettere su questo. Come diceva il presidente Giorgio Napolitano l’antisionismo è la forma moderna dell’antisemitismo. Penso ai silenzi che ho avvertito dai leader della sinistra, per ovvi motivi elettorali, quando agli ebrei non è stata garantita l’incolumità nelle università, alle manifestazioni per la giornata contro la violenza alle donne o al Gay Pride“. In pratica, non è possibile accettare certe lezioni dalla sinistra, anche perché la questione è generale: “Esiste un tema di ignoranza tra i giovani che sfocia nell’antisemitismo, sia a destra sia a sinistra. Io, da padre – ha aggiunto – vorrei poter incontrare i genitori di questi ragazzi per capire come delle persone impegnate socialmente e politicamente possano arrivare a utilizzare un gergo nostalgico inaccettabile che – ha concluso – in Italia ed in Europa è considerato reato”.

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