“Esprimo solidarietà alla presidente Liliana Segre per le ignobili e antisemite offese che ha subito sul web. La mia domanda riguarda in particolare la discutibile archiviazione di procedimenti giudiziari a carico di autori di ingiurie e insulti indirizzati alla presidente Segre. Ritengo inoltre che sia disgustoso rivolgere, come fatto dal leader di una forza politica di opposizione, un appello ai cittadini dello Stato di Israele per chiedere che separino la loro identità da quello che Israele rappresenta in termini di politica, cultura, storia, civiltà. È inaccettabile e indegno spingere milioni di persone a ripudiare un mondo che si identifica con uno Stato creato su un territorio governato democraticamente e dove esistono i diritti storici, civili, politici ed economici e un’identità costituita da etnie e confessioni diverse. Significa andare contro la dignità assoluta di quel popolo e di quello Stato. Voler inserire questo elemento antisemitico nel dibattito culturale in Italia, un Paese con una profonda e radicata cultura ebraica, è molto grave e ci pone ancora una volta di fronte al problema di identificare, sul piano normativo, cosa è accettabile e cosa no”.
Lo ha affermato il senatore di Fratelli d’Italia Giulio Terzi in occasione dell’audizione del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, presso la Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza nell’ambito dell’indagine conoscitiva su tali fenomeni con particolare attenzione all’impatto dell’intelligenza artificiale sulla diffusione dei discorsi d’odio.