Stamattina a Roma, il Presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha partecipato al confronto organizzato durante gli “Stati generali della professione dei dottori Commercialisti e degli esperti contabili”, organizzato dal Consiglio nazionale della categoria in collaborazione con le Casse di previdenza dei commercialisti e dei Ragionieri.
L’intervento di circa venti minuti che vi mostriamo nel video qui sopra, è stato scandito dagli applausi della platea e da ovazioni quando la Meloni è entrata nel merito della situazione economica e delle ricette di Governo proposte da Fratelli d’Italia. Assenti i big dell’attuale Governo Giallo-Verde che a una platea come quella avrebbero dovuto rispondere a domande scomode come quelle sull’imminente rischio di aumento dell’iva o sull’imposizione della Fattura Elettronica che sta mettendo in ginocchio imprese e attività commerciale in tutta Italia. “Pur apprezzando la presenza di parlamentari tecnici, noi avremmo voluto essere ascoltati sui problemi della nostra professione”. Ha infatti detto il presidente del Consiglio dei commercialisti e degli esperti contabili, Massimo Miani che ha ringraziato Giorgia Meloni, per la sua presenza agli Stati generali della professione in corso all’Eur, che “non ha paura del confronto”.
Alla leader di Fratelli d’Italia è stato riconosciuto il merito di non essersi sottratta al confronto, ma anche di aver detto cose coraggiose con parole chiare, in contro-tendenza rispetto alla narrativa da campagna elettorale imperante.
Applausi scroscianti quando ha detto “abolirei il reddito di cittadinanza, lo dico da persona che ha fatto tante battaglie sociali”, ma “il reddito di cittadinanza è una misura che non crea niente, non crea lavoro nè sviluppo, ma solo dipendenza dalla politica. E’ metadone di stato”.
E ancora sulla TAV “Senza infrastrutture come il Tav rischiamo di diventare il terzo mondo. Non capisco perché uno si debba precipitare a firmare per la Via della Seta per far arrivare più facilmente le merci cinesi in Italia ma poi non voglia far arrivare quelle italiane in Europa”.
Mentre su IVA e accise ha invitato il Governo a fare chiarezza ora, prima delle elezioni europee del 26 maggio 2019 e non dopo, quando sarà finita la campagna elettorale. Questo perchè “a noi interessano i fatti e non le chiacchiere”. E così via in un intervento, lo potete vedere voi stessi, in cui la platea non si è affatto risparmiata, concedendo una vera e propria ovazione quando la Meloni ha insistito su merito e valore della competenza, sfatando il tabù ugualitarista di grillini e sinistra. Uno non vale uno.