“Dalle cronache dei maggiori organi di informazione, ogni giorno emergono nuovi particolari e nuove anomalie sulla persona di Mario Benotti, faccendiere che ha lucrato ben 12 milioni di euro per il suo ruolo di mediatore nella controversa fornitura di 800 milioni di mascherine che il supercommissario Arcuri ha affidato a società di import export cinesi. Il tutto in piena emergenza Covid, con il governo che, da un lato, chiudeva le attività commerciali e imprenditoriali, mentre, dall’altro, permetteva che la gestione del Commissario all’emergenza fosse senza controllo e si avvalesse di personaggi quantomeno opachi. Mario Benotti, dalle precedenti esperienze vantate, risulta organico alla sinistra e, in particolare, al PD, come dimostrano le numerose consulenze svolte negli anni: a Sandro Gozi, sottosegretario con delega agli Affari europei, al ministro del Lavoro Giuliano Poletti, al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio addirittura nella veste di consulente giuridico. Ruoli rivestiti pur essendo sprovvisto di adeguati titoli professionali, come dimostrato anche recentemente da inchieste televisive che hanno portato alla luce la falsità della laurea esibita nel CV. A tal riguardo ho presentato un’interrogazione parlamentare, per sapere come sia possibile che ministri della Repubblica si siano avvalsi della consulenza di un simile personaggio, senza effettuare alcuna verifica sulle competenze e sui titoli, permettendogli financo l’accesso a informazioni sensibili e a dossier rilevanti. Non vorremmo che il silenzio che avvolge questa torbida vicenda sia dovuto esclusivamente alla vicinanza di Benotti con il sistema di potere legato alla sinistra e al Pd, per questo solleciteremo una risposta veloce e puntuale all’interrogazione presentata”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Giovanbattista Fazzolari.