“È difficile prendere sul serio le dichiarazioni degli esponenti Pd, che oggi dall’opposizione si mostrano preoccupati per le aree interne, dimenticando che sotto i loro governi molti servizi e risorse sono stati ridotti e i piccoli comuni lasciati senza adeguato sostegno. I numeri parlano chiaro: dagli Accordi di programma quadro 2014-2020, a fronte di 1,18 miliardi di euro destinati alle aree interne, al 31 dicembre 2024 risultava impegnato meno del 40% delle risorse. Un evidente fallimento, che certifica le inefficienze e le inerzie del passato, dalle quali vogliamo prendere le distanze. Ancora più grottesca è la strumentalizzazione politica del Piano Strategico Nazionale per le Aree Interne. Questo è stato infatti approvato all’unanimità il 9 aprile 2025 dalla Cabina di Regia nazionale, composta da Regioni, Province, Comuni e Uncem: enti che certamente non rappresentano il centrodestra e che hanno approvato il Piano con piena consapevolezza, condividendone contenuti, finalità e modalità, senza alcuna logica di abbandono dei territori. Prima di dare consigli su come evitare lo spopolamento e la desertificazione, il Pd farebbe bene a guardare ai propri anni di governo e alla gestione delle risorse. Il nuovo Piano, invece, ha obiettivi chiari e concreti: contrastare lo spopolamento, favorire sviluppo economico e sociale, innovazione, servizi, coesione territoriale e qualità della vita nelle aree interne.
Fuori da ogni strumentalizzazione, questo è l’impegno reale del governo Meloni per i piccoli comuni. Tutto il resto è propaganda politica, utile solo alla campagna elettorale”.
Lo dichiara il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Elisabetta Gardini.