Armi a Colombia: FdI, no mandato a D’Alema? Profumo tuteli azienda e proceda per vie legali

“Fratelli d’Italia trova insoddisfacente l’audizione in commissione Difesa dell’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo. Dalle sue dichiarazioni emerge chiaramente che la vicenda della vendita di mezzi e sistemi d’arma alla Colombia impone dei chiarimenti da parte del Governo che, per adesso, fatto salvo il Ministro della Difesa e solo grazie al question Time proposto da Fratelli d’Italia, ha potuto dichiararsi estraneo ai fatti. Dal Ministero dell’Economia, dello Sviluppo Economico e da quello degli Esteri c’è invece un silenzio assordante. Chi ha avuto contatti con l’ex Premier D’Alema e a che titolo i vari soggetti emersi dall’inchiesta giornalistica si sono adoperati per una trattativa che, come legge impone, deve essere autorizzata dagli organi competenti e portata avanti solo da soggetti registrati in apposito elenco? Fratelli d’Italia ha già depositato una interrogazione che aspetta risposte e con ogni strumento parlamentare cercheremo di fare chiarezza. Nel frattempo, se come afferma l’a.d. Profumo, Massimo D’Alema non aveva alcun mandato per trattare, ci auguriamo che lo stesso Profumo e tutte le istituzioni coinvolte procedano immediatamente a intraprendere azioni legali per tutelare il nome dell’azienda”.

Lo dichiarano in una nota congiunta i deputati di Fratelli d’Italia della commissione Difesa, Salvatore Deidda, Davide Galantino e Giovanni Russo.

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