“Ho voluto guardare con i miei occhi le enormi potenzialità dell’Arsenale militare marittimo di Taranto, il primo stabilimento di lavoro della Difesa in Italia che vanta un legame storico con la città capoluogo oltre che con l’intero territorio ionico. Lo stabilimento tarantino è un polo strategico di grande rilievo, una realtà industriale e produttiva molto importante che assicura il mantenimento in efficienza di circa il 70% delle unità di prima linea della nostra Marina Militare”. Così l’onorevole Giovanni Maiorano di Fratelli d’Italia, componente della IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati, al termine della visita istituzionale tenutasi all’Arsenale alla presenza del direttore, Ammiraglio Ispettore Pasquale de Candia, e del comandante del comando marittimo sud, Ammiraglio di Divisione Flavio Biaggi.
“Durante la visita – aggiunge Maiorano – mi sono accertato anche della vicenda che riguarda il trasferimento della portaerei Cavour ai cantieri navali di Palermo per dei lavori di manutenzione.
Nessuna attività ordinaria ma solo uno spostamento temporaneo per una riparazione urgente dovuta al pieno regime di operatività dell’arsenale ionico. Al momento, infatti, tutti i bacini risultano occupati per via di attività manutentive su altre navi. Fino alla fine dell’anno tutti i bacini dell’Arsenale saranno colmi per via della pianificazione a Taranto di importanti lavori su numerose navi. Le polemiche lanciate nei giorni scorsi, evidentemente, sono solo strumentalizzazioni politiche scomposte e sbagliate che rischiano di danneggiare l’immagine del nostro Paese anche all’estero. Da parte del Governo c’è la massima attenzione nei confronti dello stabilimento di Taranto che continuerà ad essere una risorsa preziosa oltre che il principale punto di riferimento nazionale per il comparto Difesa”.
L’onorevole Maiorano subito dopo si è recato anche presso il centro ospedaliero militare di Taranto diretto dal contrammiraglio Cosimo Nesca. “Una struttura sanitaria interforze altamente specializzata al fianco anche delle strutture sanitarie locali e al servizio della collettività, cosi come ha dimostrato in maniera egregia durante l’emergenza sanitaria pandemica. Il centro ionico necessità di nuovi investimenti per rafforzare l’attività dedicata al personale militare e, magari, affiancare e sostenere il servizio sanitario pubblico con l’obiettivo di una maggiore assistenza ai cittadini”.