Asili Nido Privati, Rampelli: il Governo Conte stanzi fondi per gli asili nido privati, ora al collasso, servizi indispensabili per le famiglie

“Sono due mesi che insistiamo con il governo Conte e con la maggioranza affinché siano introdotti fondi a sostegno delle scuole pubbliche paritarie e degli asili privati 0-6 anni. Sono strutture indispensabili perché danno servizi non coperti dall’offerta pubblica e che consentono la conciliazione dei tempi della famiglia e del lavoro”.

E’ quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia che ha partecipato alla manifestazione indetta da vari coordinamenti degli asili nido privati davanti alla Camera dei deputati, prima manifestazione post- quarantena. Oltre duecento imprenditrici e operatrici che, munite di seggiolini da asili nido e intonando la canzone simbolo dell’infanzia ‘Il Coccodrillo come fa’, hanno protestato contro l’assenza di provvedimenti economici a beneficio di questo settore.
Rampelli, parlando con le operatrici, ha spiegato che “grazie al nostro continuo impegno il governo ha aperto una ‘finestra’, con l’articolo 233 del ‘dl rilancio’, che comprende sostegno alle paritarie – cosa assolutamente inedita e positiva –  ma non ancora alle private. Stiamo lavorando con tutti i parlamentari di ogni gruppo affinché siano ricompresi anche gli asili nido privati. È un comparto che non può essere cancellato perché si arrecherebbe grave pregiudizio economico e si metterebbero in difficoltà milioni di famiglie costringendo uno dei genitori, presumibilmente la madre, a rinunciare al lavoro per restare a casa con il figlio. Un salto indietro di 50 anni, in barba alle pari opportunità. Inaccettabile”.

Tra le richieste delle operatrici al vicepresidente Rampelli, la possibilità di aprire a giugno, la modifica dei protocolli che oggi prevedono 2 operatrici per 10 bambini con il raddoppio dei costi e del rischio contagio, portando il rapporto a 1/5, sostegno economico a copertura delle mancate rette pagate dalle famiglie, l’eliminazione dell’anticipo in contanti della quota bambino per la riapertura condizione richiesta dalla Regione Lazio presieduta da Nicola Zingaretti, apertura di un tavolo di confronto tra gli operatori del settore e il Governo.

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