Asse Roma-Tunisi più forte che mai: Meloni conquista il Sud Mediterraneo tra investimenti e partnership strategiche

L’obiettivo principale dell’Italia è intervenire in maniera concreta nel continente africano, rimuovendo alcune delle barriere che per troppo tempo sono state poste in maniera univoca da parte dei Paesi occidentali.

Ed esattamente in questa ottica che il nostro Presidente del Consiglio sta portando avanti in maniera indefessa il suo impegno attraverso una serie di viaggi internazionali.

Oggi ha incontrato il Presidente della Repubblica tunisina, Kais Saied, con il quale ha approfondito le attività portate avanti nel Paese nell’ambito del Piano Mattei.
Particolare attenzione è stata poi rivolta al settore idrico e a quello agricolo e, specificamente, al progetto TANIT per l’impiego di acque reflue per il recupero di terreni agricoli e alla prossima creazione di un centro di formazione agricola a vocazione regionale.  

Ma non solo, perché l’incontro è stato cruciale anche per fare il punto sull’eccellente cooperazione in materia di migrazione, sottolineando l’impegno comune nel contrastare le reti criminali di trafficanti di esseri umani e nel promuovere vie legali di migrazione anche nel contesto del Processo di Roma. 

I due leader hanno infine discusso della cooperazione nel settore dell’energia, tematica più che importante, soprattutto nell’ottica di far divenire l’Italia, grazie all’impegno in Africa, un hub energetico per l’intera Europa, così da ridurre drasticamente l’esigenza di contatti con altri attori “scomodi” su questo fronte- su tutti, la Russia.

Come ben sappiamo, lo scenario internazionale è infatti sempre più frammentato e ricco di incognite. Ma, fortunatamente, non rimane avvolta nel mistero la politica estera portata avanti dal nostro Paese, che è sempre più chiara e delineata. E nello specifico, lo è proprio quella attuata nei confronti dell’Africa.

L’obiettivo è chiaro: ora è il momento di invertire la rotta e di rendere autonomo e autosufficiente questo meraviglioso continente. Supportandolo con gesti concreti, esportando il nostro know how italiano, e investendo per creare opportunità per la popolazione locale, senza dimenticare ad un ritorno economico anche per le nostre aziende.
Occorre dunque puntare sull’enorme capitale umano che vi è, e sulle risorse naturali di cui dispone il territorio perché, nonostante per decenni si sia pensato il contrario,la Tunisia e l’Africa intera sono realtà estremamente ricche, sotto ogni profilo, e vanno esplorate in maniera sapiente. Serve un approccio non predatorio, ma di dialogo e di parteneriato, ben consapevole che l’Africa sia il nuovo orizzonte di prosperità di oggi.

È esattamente questa la ricetta formulata dall’Italia ed è esattamente questo il piano che sta portando avanti Giorgia Meloni attraverso gesti concreti e risultati tangibili.
Perché oggi il nostro Paese non si limita alla retorica, ma fa parlare le azioni.

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