“La mezza riforma delle province è una storia di razionalità che non ha tenuto conto della realtà”. Lo ha dichiarato il responsabile del dipartimento nazionale Autonomie locali di Fratelli d’Italia e sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, nel corso del suo intervento in occasione dell’assemblea nazionale Upi. “Si parla periodicamente di crisi della politica, ma spesso si tratta di un’inevitabile trasformazione verso una nuova fase. – ha aggiunto – In realtà, passata l’onda dell’antipolitica, le province sono diventate proprio il simbolo della politica che torna a riappropriarsi dei suoi spazi decisionali. Per questo il Testo unificato per le riforme delle province e delle città metropolitane depositato, lo scorso giugno, alla Commissione affari costituzionali del Senato, costituisce un risultato considerevole. Di fatto, in questi anni, le province, dimezzate dalla riforma Delrio, hanno continuato ad operare e con i finanziamenti del Pnrr sull’edilizia scolastica hanno dimostrato capacità di programmazione, progettazione e investimento. La conoscenza del territorio da parte delle autonomie locali è stata la materia viva dei progetti del piano, predisposti con un impegno totalizzante da parte della macchina amministrativa, – ha concluso Biondi – anche se in alcune realtà la carenza di personale e delle necessarie competenze hanno creato non poche difficoltà”.