“Ho presentato un esposto alla Procura della Repubblica affinchè, in seguito a nuovi elementi da valutare, si facciano nuove indagini sull’assassinio di Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano in Congo ucciso assieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista Mustapha Milambo il 22 febbraio del 2021. Dietro quanto accaduto potrebbe esserci un traffico di visti simile a quello che ho scoperto e denunciato in altri paesi, ricevendo a causa dei miei esposti diverse minacce. Da alcune fonti, riprese oggi da Libero, emergerebbe un tentativo di convincere l’ambasciatore Attanasio, che si oppose, a concedere illegalmente dei visti e il desiderio del diplomatico di andare a fondo sulla questione con un’indagine”. Lo dichiara Andrea di Giuseppe, unico deputato di Fratelli d’Italia eletto all’estero, commentando la sua denuncia alle autorità, depositata presso il Tribunale di Roma. “Nel corso degli ultimi mesi – continua – sono venuto a conoscenza di una serie di morti sospette, tutte legate a persone che lavoravano su visti e passaporti. Se anche l’ambasciatore Attanasio fosse stato ucciso per questa ragione, a questo punto sarebbe evidente l’esistenza di un vero e proprio traffico di visti ramificato in tutto il mondo gestito dalla criminalità. Esiste un’immigrazione illegale meno evidente di quella che avviene nel Mediterraneo: bisogna fermare questo traffico ignobile di esseri umani e rendere giustizia a tutti quegli onesti servitori dello Stato che hanno detto NO a questo sistema”, conclude.