Autonomia differenziata. Rosa (FdI): Prima di parlare bisogna leggere le norme

“Consiglierei all’auto-candidato Angelo Chiorazzo, di rileggere la Costituzione, il Codice civile e anche il Decreto legge sull’autonomia differenziata prima di insistere a voler ricoprire il ruolo di presidente della regione Basilicata. Le sue uscite sulla autonomia differenziata dimostrano, infatti, una scasa conoscenza delle competenze Stato-Regioni”. Lo dichiara in una nota il senatore lucano di Fratelli d’Italia Gianni Rosa, vicepresidente della commissione Ambiente ed Energia. “Va sottolineato che petrolio, acqua e rinnovabili, le quali ultime, viste le sue frequentazioni, riteniamo essere ciò che gli sta più a cuore, non sono state scippate da nessuno – prosegue -. Il petrolio è risorsa statale. Le dighe sono sempre state gestite da un ente statale, l’Eipli. Ed infine l’energia è di competenza concorrente tra Stato e Regioni”. “Con la riforma dell’autonomia differenziata, non cambia nulla o potrebbe cambiare tutto se la Basilicata dovesse decidere, come ha fatto, ad esempio, la Campania, di volere maggiore autonomia”, aggiunge il parlamentare di FdI. “La disinformazione sulla questione è enorme e, ritengo, intenzionale. Prima di tutto è da dire che l’autonomia differenziata non l’ha inventata il Governo Meloni. La riforma del titolo V è stata approvata nel 2001, da una maggioranza di centrosinistra, e attribuisce la possibilità, alle Regioni che lo richiedono, previa intesa con lo Stato, il trasferimento a queste ultime di alcune materie che, oggi, sono di competenza concorrente, e delle corrispondenti risorse a quelle Regioni che riescano efficientemente ad assicurarne l’attuazione al pari o meglio dello Stato. Lo hanno già fatto, ben prima che il governo Meloni venisse eletto, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna”, spiega Rosa. Che afferma: “Il Decreto legge approvato stabilisce, in modo chiaro, che non sarà possibile procedere alla definizione dell’autonomia differenziata, se non saranno prima individuati i livelli essenziali delle prestazioni. Quello che, invece, il governo Meloni ha fatto, ridando il senso di Unità Nazionale al provvedimento, è quello che nessun Governo, prima, ha mai voluto fare: determinare i livelli essenziali delle prestazioni che devono essere assicurati a tutti gli Italiani, rompendo il dogma della ‘spesa storica’ quale elemento su cui calcolare i LEP”, sostiene. “Questo era l’elemento che avrebbe potuto pregiudicare le Regioni meridionali, visto che, da sempre e proprio per l’assenza della determinazione dei LEP, le risorse sono state ripartite tra le Regioni in base alla spesa storica, con evidente pregiudizio per il Sud. Su queste basi – dice Rosa – l’autonomia differenziata può fare paura solo agli amministratori incapaci di gestire al meglio le risorse per i propri cittadini. E, purtroppo, in Basilicata ne abbiamo avuti molti. E, vista la poca preparazione dell’auto-candidato Chiorazzo, c’è da temere che potremmo avere ancora altri amministratori poco competenti”, conclude Rosa.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Leggi anche

Articoli correlati