“È inaccettabile come oggi la libertà di manifestare sia stata trasformata in un atto di prevaricazione ai danni degli studenti che vogliono semplicemente frequentare le lezioni in queste prime settimane di università. Diversi dipartimenti sono stati bloccati da chi si riempie la bocca di parole come “pace” e “inclusione”, impedendo l’accesso alle aule con scotch e picchetti. Una mancanza di rispetto soprattutto per gli studenti pendolari, che hanno fatto chilometri e chilometri per poi vedere lezioni interrotte o che non si sono tenute.
Ciò che si è consumato non è stato un gesto di protesta, ma un’imposizione violenta delle idee di una minoranza su una comunità studentesca che chiede soltanto di studiare e costruirsi un futuro.
Chiediamo provvedimenti immediati contro chi ha ostacolato il diritto allo studio. Comportamenti del genere, incompatibili con i principi di rispetto e democrazia che devono guidare gli Atenei, non possono restare impuniti: chiediamo l’istituzione del daspo studentesco per espellere dai corsi di laurea chi è iscritto all’università e mette in atto queste condotte.
L’università è e deve restare un luogo di formazione, non di sopraffazione.”
Azione Universitaria Bologna