Quella della Regione Toscana contro gli specializzandi in Medicina è una congiura, vera e propria. Mentre il governo Meloni investe fortemente sul futuro dei giovani medici, come nessun esecutivo ha mai fatto prima, stanziando fondi record e riuscendo a finanziare 14.500 borse, la Regione Toscana le azzera totalmente.
Dalle 132 borse regionali aggiuntive del 2019 si è passati alle 12 del 2023, fino al totale definanziamento nel 2024 e – presumibilmente – anche nel 2025, considerata l’assenza di qualsiasi comunicazione ufficiale. Una precisa scelta sconsiderata contro i giovani specializzandi.
Meno borse di specializzazione significa meno medici formati sul territorio e, quindi, meno risposte ai bisogni di salute dei toscani. Un taglio dettato dall’incapacità della sinistra che ha generato un buco di bilancio e che adesso ha anche il coraggio di proporre il reddito di cittadinanza regionale. E, come sempre, a rimetterci sono sempre e solo i toscani per bene, privati di una potenziale figura specializzata sul territorio che magari andrà a specializzarsi altrove.
Lo scrive, in una nota, Matteo Zoppini, Presidente di Azione Universitaria a Firenze.