Balneari. Rampelli (FdI): scardinare la Bolkestein per difendere l’interesse nazionale

“Il conflitto di attribuzioni è quanto mai indispensabile affinché la Corte Costituzionale rimetta le carte in regola. La Bolkestein non si deve applicare ai balneari per un’infinità di ragioni. Primo: lo stesso estensore della direttiva ha sempre negato che fossero ricompresi i settori che il Consiglio di Stato considera dentro la sua direttiva. Secondo: la stessa Bolkestein prevede determinate condizioni affinché la si possa disapplicare nei campi previsti dalla direttiva, ovvero l’interesse nazionale. Terzo: il Consiglio di Stato ha esondato le sue funzioni entrando a gamba tesa nei poteri costituzionalmente attribuiti al Parlamento, imponendo ai Comuni di non tener conto dell’eventuale modifica legislativa. Per tutti questi elementi, il Consiglio di Stato ha rasentato l’eversione quando non un vero e proprio attentato ai poteri delle Camere. Giusto rivolgersi alla Corte Costituzionale anzi di più: è doveroso. Infine l’Europa deve consolidare la sua unione senza imposizioni ideologiche, la libera concorrenza deve prevedere la reciprocità. È intollerabile che all’Italia si chieda di mettere a bando la gestione delle sue spiagge, delle sue aree pubbliche, dei suoi monumenti, delle sue centrali idroelettriche senza che gli altri Stati europei mettano a disposizione beni di analoga importanza e peso economico”.

E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

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