“Complimenti al governo Conte che sta diventando protagonista di una nuova forma di violazione fiscale, l’elusione di Stato. Come infatti potrebbe definirsi un governo che nella legge di Bilancio incentiva con benefici, potenzialmente pari ad alcuni miliardi di euro, un’operazione di aggregazione societaria, quella di Unicredit e Monte dei Paschi di Siena, per poi avallarne, secondo le cronache, in qualità di azionista lo scorporo di almeno due rami d’azienda: quello estero (peraltro in disprezzo dell’interesse nazionale) e quello toscano? Insomma, prima si sostiene l’aggregazione per portare a casa il vantaggio fiscale su tutto e poi si scorpora di nuovo con un pezzo di qua e un pezzo di là”.
A dirlo il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, capogruppo di FdI nella Commissione d’inchiesta sul sistema finanziario e bancario.
“Basterebbe rileggersi il libro sulle operazioni straordinarie delle società del commercialista Enrico Zanetti, già viceministro dell’Economia, quando fu scritta la nuova norma sull’abuso del diritto tributario, per rendersi conto che per qualunque imprenditore privato tale consequenzialità di operazioni, peraltro già configurate da tempo, costituirebbe un abuso del diritto con conseguente accertamento e pesantissime sanzioni fiscali. È possibile che l’arroganza della maggioranza targata Pd e Movimento Cinque Stelle possa arrivare a tanto, rendendo palese una potenziale elusione di Stato? Ho quindi predisposto un’interrogazione urgente al ministro Gualtieri per chiedere immediatamente chiarimenti su un’operazione che potrebbe sottrarre all’erario ingenti somme, e che contemporaneamente favorirebbe pure uno Stato straniero, la Francia, nel futuro controllo del ramo estero di Unicredit. Mi attendo dal Ministero dell’economia una risposta immediata, chiara ed esauriente, perché Fratelli d’Italia non può tollerare che si violino le norme fiscali e allo stesso tempo si ostacolino gli interessi nazionali” conclude il senatore de Bertoldi.