“Il trasferimento dei conti correnti dei clienti da Intesa San Paolo alla banca digitale Isybank, che fa capo allo stesso gruppo ma è pensata esclusivamente per app, è stata un’operazione portata a termine senza rispettare gli obblighi di trasparenza e completezza delle comunicazioni che la banca avrebbe dovuto avere nei confronti dei correntisti. La risposta tempestiva fornita oggi dal Mef alla mia interrogazione sul tema ha fugato ogni dubbio in merito. Come evidenziato, infatti, non solo il ministero non era stato informato dell’operazione ma- come dimostrano i numerosi esposti arrivati- sono state disattese da Intesa le prescrizioni di Banca d’Italia di: curare attentamente la comunicazione alla clientela; consentire ai clienti non interessati al passaggio di mantenere il rapporto con Intesa e assicurare l’ordinato trasferimento dei rapporti. Invece la Banca, con furbizia e violando ogni principio di correttezza, ha agito al limite della norma, con evidenti difetti di comunicazione. Per cui la richiesta di riaprire i termini per permettere ai clienti di non essere trasferiti è sacrosanta. È inaccettabile che alcuni istituti -pronti a mobilitare media e larghi settori della politica appena si sentono toccare nei loro interessi, come con la tassa sugli extra profitti- si sentano però poi liberi di passare sopra gli interessi dei risparmiatori senza alcuno scrupolo. Noi come gruppo di FdI abbiamo invitato il ministero a vigilare e a non abbassare la guardia su quanto accaduto e non permetteremo che i diritti dei consumatori siano calpestati”.
Così il deputato di Fratelli d’Italia Letizia Giorgianni, componente della commissione Bilancio, in Aula durante la replica alla risposta del Mef alla sua interrogazione su Intesa san Paolo al Question time.