“Il trasferimento ‘forzato’ da Intesa a Isybank è stata un’operazione a dir poco discutibile, se non fortemente dannosa per i clienti. Innanzitutto Isybank è una banca digitale pensata esclusivamente per App, quindi gestibile solo via smartphone e tablet, senza filiali sul territorio quindi adatta a correntisti che hanno una certa dimestichezza con la tecnologia. Ancor più grave, poi, è il metodo usato da Intesa per questo ‘passaggio forzoso’ arrivato con messaggio attraverso l’app, senza lasciare traccia sul sito della banca. Una sorpresa, discutibile, che ha creato numerosi disagi ai clienti dal cambio di Iban e domiciliazioni, fino alla perdita di bonifici in arrivo”. E’ quanto afferma Letizia Giorgianni, deputato di Fratelli d’Italia. “A fronte di ciò ci chiediamo cosa si cela dietro questo trasferimento. Di sicuro si tratta di un’azione volta principalmente a ridurre i costi che va di pari passo con la chiusura di 1.500 filiali del gruppo su tutto il territorio nazionale. Una motivazione che non può essere accettata visto che con questo modus operandi si è stato intaccato il rapporto di fiducia tra istituti di credito e cliente, cliente che ha il diritto di poter contare su lealtà e trasparenza da parte di chi gestisce i propri risparmi. Per questo domani interrogherò il ministro dell’Economia e delle finanze su quali iniziative intenda adottare al fine di tutelare gli interessi degli utenti coinvolti chiedendo che sia possibile riaprire i termini per consentire loro di manifestare la mancata volontà di adesione alla proposta, nonché di rientrare in possesso del conto originario senza lungaggini”, conclude.