“È sconcertante leggere il bando Equal, pubblicato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma CERV (Cittadinanza, Uguaglianza, Diritti e Valori), che dichiara di promuovere l’uguaglianza e contrastare le discriminazioni. Tra le priorità si citano l’antisemitismo, l’anti-islam, tuttavia manca qualsiasi riferimento alle crescenti discriminazioni anti-cristiane che colpiscono migliaia di fedeli in Europa”. Così Paolo Inselvini, eurodeputato di Fratelli d’Italia-Ecr. “Solo nel 2023, secondo l’Osservatorio sull’intolleranza e la discriminazione contro i cristiani, si sono registrati oltre 2.400 crimini d’odio, di cui 232 episodi di molestie, minacce o violenza: un aumento di quasi il 20% solo tra 2022 e 2023.
Ciò che non poteva mancare, ovviamente, sono i finanziamenti ideologici legati al mondo LGBTQ, a cominciare dall’assurda promozione delle cosiddette ‘famiglie arcobaleno’, un concetto giuridicamente inesistente in molti Stati membri, tra cui l’Italia. È inaccettabile che l’Ue impieghi fondi pubblici per sostenere modelli culturali divisivi e imposti dall’alto, ignorando milioni di cittadini. Per questo, su mia iniziativa e insieme ai colleghi Carlo Ciccioli, Alberico Gambino, Pietro Fiocchi e Marco Squarta, abbiamo presentato un’interrogazione alla Commissione europea, chiedendo di chiarire l’omissione della discriminazione anti-cristiana dal bando, di giustificare il sostegno a strutture sociali non riconosciute in diversi ordinamenti nazionali e, soprattutto, di rivedere i criteri del bando per garantire un approccio imparziale, rispettoso del pluralismo e delle competenze degli Stati membri.”