Il Governo stanzi contributi per azzerare le commissioni legate ai pagamenti elettronici per le piccole e medie imprese, almeno per i pagamenti inferiori a 50euro.
A chiederlo è un’interrogazione, del Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Michele Barcaiuolo, in cui si ricorda come il governo ha varato un decreto per il quale “dal 30 giugno 2022 entreranno in vigore le sanzioni ai professionisti che violano la disposizione che impone loro di accettare anche pagamenti effettuati tramite carte di debito o di credito, tranne che nelle situazioni di oggettiva impossibilità tecnica: la suddetta sanzione consiste, a prescindere dall’importo dell’operazione, in una parte pecuniaria fissa di 30euro e di una parte variabile pari al 4% del valore della transazione”.
Per Barcaiuolo “la nuova normativa è volta ad agevolare e potenziare i pagamenti elettronici che non sono altro che un sistema per aumentare gli introiti delle banche a scapito dei lavoratori autonomi, costretti ad aggiungere alla tassazione annuale le commissioni bancarie. Occorre riaprire al più presto la discussione sui costi e sulle commissioni che ogni impresa paga per ogni acquisto effettuato con carta di credito o bancomat, in quanto il solo abbattimento del 30% delle commissioni con il meccanismo del credito d’imposta è assolutamente insufficiente”.