Il nome scelto dal Consiglio dei Ministri per ricoprire il ruolo di Commissario post alluvione non può che trovarci d’accordo: quello del Generale Francesco Figliuolo è un nome di spessore, già salito agli onori delle cronache per il successo organizzativo della campagna di vaccinazione contro il Covid-19.
L’Esecutivo, che si è fatto trovare pronto fin dai primi istanti dell’emergenza, stanziando la cifra senza precedenti di 2 miliardi di euro, ha puntato su una scelta tecnica e non politica che ha incontrato il placet di tutti i partiti della maggioranza. Figliuolo si troverà a gestire una situazione complessa, in una terra che negli ultimi 10 anni ha purtroppo subito l’ira di un terremoto e ha forse pagato scelte scellerate in termini di prevenzione. Plaudo pertanto alla scelta del Governo, che non si è fatto intimidire dalle pressioni di una sinistra che voleva imporre il nome del Governatore Bonaccini, già commissario al dissesto idrogeologico da 7 anni..
L’affiancamento, in qualità di vicecommissari, dei presidenti di regione, farà si che Bonaccini potrà dare il contributo di conoscenza del territorio di cui tanto si vanta, sempre che il suo obiettivo non fosse la mera gestione del potere.
Sarà infatti compito di tutti lavorare insieme, all’insegna della collaborazione e del senso di responsabilità, mettendo da parte personalismi e mera gestione del potere.
I miei migliori auguri di buon lavoro al neo-commissario Figliuolo.
Così il Senatore Michele Barcaiuolo, coordinatore regionale Emilia-Romagna di Fratelli d’Italia