Barcaiuolo (FdI): Sull’alluvione responsabilità gravi del PD, ipocrisia su ricostruzione e commissario: per noi priorità sono cittadini non gestione del potere

Nessuno ascolto quando da Consigliere regionale denunciai la preoccupante situazione in cui versavano i corsi d’acqua modenesi e di tutta la regione Emilia-Romagna. Non si poteva perdere altro tempo, era, ed è a maggior ragione oggi, necessario introdurre tutte le risorse economiche e umane per predisporre interventi di messa in sicurezza dei corsi d’acqua; non è possibile continuare a mettere dei cerotti sopra a ferite terminali solo perché manca una reale progettualità strutturale per garantire la convivenza dell’uomo con la natura.

La Giunta Bonaccini non è stata capace di presentare un progetto per i nostri corsi d’acqua e pertanto ha dovuto rinunciare, tra il 2021 e il 2022, a 55 milioni (su un totale di 71) da parte del Governo. Fondi necessari per il completamento dell’Idrovia Ferrarese, lavori non avrebbero inciso sull’alluvione in Romagna ma, in base ai dati Ispra, Ferrara è la regione a più alto rischio alluvione, con l’80% del territorio potenzialmente alluvionabile. Non usare quindi fondi per la navigabilità significa non sfruttare anche risorse per migliorare i condotti idraulici.

Una Giunta che piange miseria e reclama in ogni occasione interventi nazionali non è in grado poi di destinare le somme ricevute e, in conclusione, preferisce addossare le colpe del proprio immobilismo e della propria incapacità ad un neo Governo che non fa altro che garantire aiuti ai cittadini.

L’aspettò più grave è che il centrosinistra vuole nascondere le proprie responsabilità politiche. Se in una Regione di centrodestra si fosse verificata una cosa simile, assisteremmo da settimane a girotondi nei palazzi romani. Noi viceversa abbiamo senso di responsabilità, non abbiamo alzato i toni e non abbiamo fatto polemica politica. Ma non si può nascondere la verità: sull’alluvione ci sono state responsabilità gravi e un’azione diversa di cura del territorio non avrebbe impedito il disastro, ma sicuramente avrebbe potuto mitigarlo. Nell’Italia governata anche dal Pd negli ultimi 10 anni, sono stati stanziati 10 miliardi per il dissesto idrogelogcio e solo il 43% è stato utilizzato. Nei prossimi 10 anni sono pronti altri 20 miliardi ma dobbiamo usarli bene. Solo per fare un esempio: in Emilia Romagna sono stati usati 8 milioni per il dissesto idrogeologico per il nuovo lungomare a Rimini.

Bonaccini non può essere il Commissario per la ricostruzione. Non avrebbe senso dare la responsabilità della ricostruzione a chi ha gestito il terremoto come è stato gestito e a chi ha avuto, come ho detto, serie responsabilità sull’alluvione. Bonaccini gestisce già i soldi dell’emergenza, resta commissario straordinario per il dissesto idrogeologico, ma non è un sultano. Deve finire questa idea che in Emilia Romagna se non hai la tessera Pci-Pds-Ds-Pd non puoi dare risposte corrette. E’ una bufala inaccettabile.

La sinistra ci accusa di divulgare fake news ed essere la causa di tutto ma la verità è che affidare la veste di commissario a Bonaccini significherebbe compiere lo stesso errore fatto per il sisma che nel 2012 ha colpito buona parte della nostra Regione. L’idea che si sia messa in piedi una ricostruzione post sisma esemplare è la vera fake news. Alcune cose hanno funzionato, altre assolutamente no. Vi sono pollai diventati ville e gente che non ha avuto risarcimenti, bloccati dalla burocrazia. Questa è la verità. Ricordo anche che il terremoto in Emilia è del 2012 e che la struttura commissariale è ancora in piedi nonostante il terremoto colpì un’area inferiore a quella coinvolta nella alluvione. Evidentemente 11 anni non sono bastati per la ricostruzione oppure a qualcuno fa comodo usare la struttura commissariale.

Continua, inoltre, il cortocircuito targato Partito Democratico: Bonaccini è da sempre commissario straordinario per il dissesto idrogeologico e che il decreto da 2,3 miliardi di euro rappresenta una cifra mai è stata stanziata prima da un Governo, di fronte alla quale lo stesso Bonaccini si è detto pienamente soddisfatto. Eppure il Pd ha iniziato a fare polemiche senza senso, prima sui Comuni esclusi dal decreto, quando per prassi istituzionale è la Regione a inviare al Governo l’elenco dei Comuni coinvolti, poi attaccando il ministro Musumeci su una intervista fatta a marzo sui tempi della ricostruzione. La loro vera paura è quella di perdere il potere della struttura commissariale della ricostruzione e della gestione del denaro come accaduto per il sisma e mettono in campo qualsiasi argomento per spostare attenzione dal vero tema. D’altra parte il centrosinistra dice di avere fretta nella nomina del commissario, ma poi se si chiede un elenco degli interventi da eseguire per poter iniziare a operare, non invia risposta. Una fretta a senso unico, mi pare. Tutti vogliamo una ricostruzione veloce e rapida, ma per ricostruire occorre avere il quadro di dove dover spendere

Così il Senatore Michele Barcaiuolo, coordinatore regionale dell’Emilia Romagna di Fratelli d’Italia.

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