«A Bari stiamo assistendo a una scelta profondamente divisiva. Consegnare le chiavi della città a una figura controversa come Francesca Albanese, le cui posizioni sono tutt’altro che equilibrate, significa trasformare un simbolo di unità cittadina in un gesto puramente ideologico. Un gesto che non rappresenta la città, ma solo una parte politica».
Lo dichiara l’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Michele Picaro.
«Durante lo stesso evento, Nicola Porro ha semplicemente fatto valere il proprio diritto a esprimersi liberamente in un’iniziativa privata e autofinanziata. Il fatto che il sindaco Leccese si sia sentito in dovere di ricordargli che è stato “accolto con entusiasmo nonostante le differenze politiche” la dice lunga su come certa sinistra concepisca la libertà di pensiero: una tolleranza, non un diritto. Ma la democrazia funziona solo se si rispettano tutte le opinioni, anche quelle che non piacciono».
«Bari non merita di essere tirata dentro battaglie ideologiche. Le istituzioni devono unire, non dividere. Le chiavi della città dovrebbero essere un riconoscimento condiviso, non un premio di parte. Per questo ho scritto al sindaco Leccese chiedendogli di ritirare la decisione: quella consegna non ha nulla a che vedere con la storia, l’identità e il sentire profondo dei baresi», conclude Picaro.