“Venticinque anni senza Battisti? Falso. Un artista come lui non è morto e non morirà mai. Le sue canzoni le cantiamo ancora oggi insieme ai nostri figli. Quando l’ultimo rapper nichilista e ossessivo abbandona la sera le stanze digitalizzate dei ragazzi, irrompono in famiglia e nelle comunità sociali Lucio Battisti e Mogol.
Di lui ci resta la straordinaria rivoluzione musicale che si accompagnava magistralmente alle parole. Era un favoliere che credeva nell’amore e nel potere delle emozioni. Non ha mai parlato esplicitamente di politica o fatto politica in qualche partito. Si fantastica di simpatie per la destra missina, ma lui ha fatto molto di più, ha formato intere generazioni di donne e uomini a guardare dentro se stessi, ad amare e a donarsi. E questo è un modo diverso di incidere nella società e fare politica”. E’ quanto scrive il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia sulla sua bacheca Facebook.