Belluno, convegno “Generazione e valorizzazione dei crediti di carbonio”. De Carlo (FdI): “Adesso linee guida in Conferenza Stato Regioni. Gestire ambiente contro abbandono, il Bellunese faccia squadra”

“Non esiste adorazione e valorizzazione della natura nel suo abbandono”: così il senatore bellunese di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, presidente della IX Commissione Senato – Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, nel suo saluto al convegno promosso dal Centro Studi Bellunese su “Generazione e valorizzazione dei crediti di carbonio”.

“La civiltà dell’uomo nasce con l’agricoltura: il rapporto tra uomo e ambiente nasce lì, si è evoluto nei millenni e la politica non può ignorarlo. In questi anni, ho fatto il “lobbista” del Bellunese: ho lavorato per la sburocratizzazione della gestione dei boschi, con l’abolizione del doppio vincolo paesaggistico, per la tutela degli alberi secolari, per la sperimentazione in campo delle TEA – Tecniche di Evoluzione Assistita, per il registro dei crediti di carbonio”, ha proseguito De Carlo.

“Le linee guida sui crediti di carbonio, definite dal Ministero dell’Ambiente e Ministero dell’Agricoltura, finalmente approdano in Conferenza Stato-Regioni; il prossimo passo sarà valutare le proposte di miglioramento, inserendo le best practice nel documento finale. 

Per raggiungere gli obbiettivi 2025, sottolinea ancora il senatore, ci sono due strade: “Quello di smettere di produrre o affidarci alla scienza e alla ricerca per limitare l’inquinamento; la seconda via è quella che ci ha portato a dove siamo oggi, una via vincente”. Poi il focus sui crediti di carbonio: “Per quanto riguarda i crediti forestali, parliamo di un incremento rispetto a quanto già accordato con i protocolli di Tokyo e Parigi. In questo modo, dovremo gestire boschi e foreste, e non potremo più abbandonarle al loro destino; con la ricerca e lo studio, potremo e dovremo infatti accrescerne la capacità di assorbimento di CO2. Non è quindi un “reddito forestale di cittadinanza”, un credito per chiunque possieda un bosco, ma un riconoscimento a chi metterà a terra pratiche per migliorarne l’efficienza nell’assorbimento. Sul fronte dei crediti agricoli, la strada è ancora lunga, ma dobbiamo renderci conto che la sfida del futuro si giocherà su acqua e suolo, risorse non infinite e che devono essere gestite con capacità”. “Nella nostra provincia, dobbiamo fare squadra tutti insieme per raggiungere il risultato: abbassare le nostre bandierine personali per issare tutti insieme quella del territorio bellunese. Dobbiamo evitare che la frammentazione di idee e proposte ci porti solo a parlarci addosso e a non ottenere nulla o – peggio – che arrivi qualcuno dall’esterno che gestisca le risorse di cui il Bellunese è ricchissimo”.

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